Bene intonate a Piazza Affari le azioni del gruppo padovano, che intorno le 12:00 segnano un +2,4% a 2,6 euro rispetto al +0,1% del Ftse Italia All Share e al -0,2% del Ftse Italia Small Cap.
A far scattare gli acquisti sul titolo oggi ha probabilmente contribuito anche un report di Banca Imi, che in attesa della presentazione del business plan in autunno ha migliorato la raccomandazione da hold a buy ed alzato il targt price da 1,21 a 3,1 euro.
Da sottolineare inoltre che il titolo nell’ultimo mese ha guadagnato circa il 26%, mentre ha quasi raddoppiato il proprio valore da inizio anno. Sembra dunque essere tornato l’interesse del mercato per il gruppo, anche in seguito alla conclusione lo scorso venerdì 26 maggio dell’aumento di capitale da circa 54 milioni (di cui 20 milioni destinati al mercato), che ha consentito una riduzione dell’indebitamento finanziario netto.
Operazione accompagnata dal completamento nel 2016, attraverso la cessione del controllo di Elettronica Santerno e la ristrutturazione di Carraro Argentina, del processo di turnaroud avviato dal management in seguito alla crisi del 2009.
Un piano di riorganizzazione che ha consentito una rifocalizzazione del core business, con un miglior bilanciamento della struttura dei costi fissi e una maggior efficienza operativa al fine di contrastare il perdurare della debolezza dei mercati di riferimento del gruppo, sebbene i primi mesi del 2017 hanno mostrato timidi segnali di ripresa.