Il Cda di GPI, partner tecnologico di riferimento nel mercato della Sanità, ha esaminato alcuni dati relativi al primo trimestre 2017. A fine marzo scorso il valore della produzione del gruppo si è attestato a 39,1 milioni, di cui 21,5 milioni riferiti al segmento di attività Business Process Outsourcing, 14,2 milioni ai servizi IT e la rimanente quota ad altri settori.
Si segnala che a fine marzo il gruppo aveva in corso la partecipazione a 65 gare, per un teorico ammontare complessivo di valore della produzione pari a 295 milioni. Nel primo trimestre GPI si è aggiudicata (in proprio o tramite raggruppamenti temporanei di impresa) 9 nuove commesse, per una quota di spettanza in termini di valore della produzione di 13,9 milioni su un periodo medio ponderato di 4,6 anni. Mediamente il gruppo ha un hit rate del 25% sulle gare a cui partecipa.
Il Cda ha anche dato mandato al Presidente, Fausto Manzana, per definire termini e condizioni di un programma di acquisto e disposizione di azioni proprie.
Il Consiglio, infine, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione in GPI SpA della controllata SPID SpA, con l’obiettivo di proseguire nel processo di razionalizzazione della struttura del gruppo. Presupposto per dar corso alla fusione è che GPI SpA acquisisca dai soci di minoranza le partecipazioni da questi ultimi detenute, attualmente pari al 3% del capitale. Pertanto, la fusione avrà luogo solo nell’ipotesi in cui GPI SpA raggiunga in 100% del capitale della controllata.
A tale proposito, il Cda ha conferito mandato ad alcuni consiglieri affinché finalizzino tale acquisizione con un esborso complessivo di 0,1 milioni. La fusione sarà perfezionata con effetti contabili e fiscali a partire dal primo gennaio dell’anno nel quale l’atto di fusione verrà iscritto presso il competente Registro delle Imprese.