Mercati – Milano in rimonta, bene Italgas alla vigilia del piano

Piazza Affari recupera le perdite della mattinata e si riporta in territorio positivo, segnando intorno alle 11:30 un +0,2% in area 20.830 punti. In lieve rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), mentre il Dax di Francoforte oscilla sulla parità. Ancora in rosso invece il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e il Cac 40 di Parigi (-0,5%).

Sul fronte macro, l’indice di maggio che misura la fiducia economica della zona euro ha deluso le attese, attestandosi a 109,2 (110 il consenus) rispetto ai 109,7 della rilevazione precedente (rivista da 109,6). In linea alle stime e al mese precedente, invece, la fiducia dei consumatori a -3,3, mentre per quanto riguarda l’Italia l’indice dei prezzi alla produzione di aprile ha segnato un +0,1% su base mensile dal -0,1% di marzo e un +4,4% su base annuale dal +3,4% della rilevazione precedente.

Intanto l’euro recupera parzialmente dai minimi intraday sia nei confronti del dollaro (EUR/USD a 1,115) che dello yen (EUR/JPY a 123,7), mentre il dollaro/yen si mantiene sostanzialmente costante a 110,9.

La moneta unica è stata penalizzata ieri dalla conferma della politica monetaria accomodante da parte del presidente della Bce Mario Draghi, oltre che dal quadro di incertezza politica in Italia con la possibilità di elezioni anticipate in autunno.

Ipotesi che ha provocato ieri un’impennata dello spread Btp-Bund di oltre 10 punti base, con il rendimento del decennale che oggi sale di altri due basis point al 2,2% separato dall’omologo tedesco da un differenziale in area 189 punti base.

Tornando a Piazza Affari, in rimonta i bancari dai minimi intraday i bancari con BPER (+1,3%), BANCO BPM (+0,1%), INTESA (+0,7%), UBI (-0,1%) e UNICREDIT (-0,4%).

Svetta al rialzo ITALGAS (+2,2%) in attesa del piano al 2023, che verrà presentato domani alla comunità finanziaria. Rimbalzano BUZZI (+1,8%), TENARIS (+1,5%) e FERRARI (+1,3%).

Restano in coda al listino, infine, TELECOM ITALIA (-1,6%) e MEDIASET (-1,6%), in attesa del verdetto della Commissione Europea sulla questione Vivendi.