Come se non bastasse l’oggettiva crisi derivante dallo scontro al vertice di Carige, ieri il consiglio di amministrazione della banca genovese è stato informato delle richieste risarcitorie avanzate da diverse controparti citate in causa dalla banca per la vendita della compagnia assicurativa del Gruppo al fondo Apollo. In totale, i convenuti chiedono compensi per 291 milioni alla banca che ai prezzi di oggi capitalizza poco più di 200 milioni.
Intanto in Borsa i titoli Carige lasciano sul terreno il 6,9% a 0,23 euro. Il tutto con elevati volumi degli scambi. Alle 11:40 sono passati di mano 7,7 milioni di titoli contro la media degli ultimi 30 giorni pari a 6 milioni di pezzi.
La banca ha comunicato che in merito alla causa avviata da Banca Carige davanti al Tribunale di Genova in data 20 giugno 2016 relativamente all’azione di responsabilità e risarcimento danni nei confronti di ex amministratori e società coinvolte, i convenuti hanno presentato alcune richieste risarcitorie. Nel dettaglio, l’ex presidente di Carige Cesare Castelbarco Albani chiede un importo non inferiore a 12,5 milioni, l’ex Ad Piero Montani chiede un importo non inferiore a 15 milioni , Amissima Vita e Amissima Assicurazioni un importo non inferiore a 62,4 milioni e Amissima Holdings, Apollo Global Management, Apollo Management Holdings e Apollo Management International un importo non inferiore a 201,8 milioni. I legali incaricati da Banca Carige ritengono che le domande riconvenzionali siano infondate.