Deutsche Bank ha accettato di pagare 41 milioni di dollari (36,5 milioni di euro) per chiudere un contenzioso con la Federal Reserve.
Nel dettaglio, la banca centrale statunitense accusava l’istituto tedesco di non aver implementato adeguati controlli sul rispetto della normativa antiriciclaggio relativamente ad alcune operazioni effettuate negli Stati Uniti.
L’accusa fa riferimento alle attività considerate dalla Fed potenzialmente sospette tra il 2011 ed il 2015.
Tra queste il mancato controllo sulle transazioni che hanno consentito ai magnati russi di trasferire in modo non trasparente circa 10 miliardi di dollari (9 miliardi di euro) dalla propria nazione.
Nell’accordo con la Fed, la banca tedesca ha accettato di migliorare le proprie politiche di controllo e supervisione, ricorrendo ad un controller esterno per verificare che le operazioni effettuate con le banche internazionali nella seconda metà del 2016 siano in conformità con le norme antiriciclaggio. Un intervallo di tempo che potrebbe essere ampliato in relazione all’esito di tali controlli.