Mercati – Piazza Affari apre in calo, ancora in rosso Mediaset

Apertura senza scossoni per le borse europee in una giornata ricca di appuntamenti macro, tra cui la stima preliminare dell’inflazione di maggio della zona euro. Intorno alle 9:15 scambiano in leggero rialzo il Dax di Francoforte (+0,2%), e il Ftse 100 di Londra (+0,2%), mentre viaggiano poco sotto la parità il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%). Infine, dopo essere stata l’unica a chiudere in positivo ieri, Milano apre in negativo, arretrando dello 0,4% in area 20.750 punti.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi ha già visto la pubblicazione dell’indice preliminare dei prezzi al consumo francese di maggio, salito dello 0,1% su base mensile, in linea alle attese e alla rilevazione precedente, e dello 0,8% su base annuale, rispetto allo 0,9% del consensus e all’1,2% di aprile.

In Germania invece, dopo i dati sulle vendite al dettaglio di aprile verranno diffusi quelli sul mercato del lavoro di maggio. Il focus sarà però sui dati previsionali sull’inflazione di maggio e sul tasso di disoccupazione di aprile dell’Eurozona, dopo che lunedì il presidente della Bce Mario Draghi ha confermato la necessità di una politica monetaria accomodante.

Per quanto riguarda l’Italia, l’Istat diffonde la stima preliminare dei dati sull’occupazione di aprile e sui prezzi al consumo di maggio. Intanto, lo spread Btp-Bund riparte in area 186 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,16 per cento.

Poco mosso il mercato dei cambi con l’euro/dollaro in area 1,119 e il dollaro/yen in area 111. In calo invece la sterlina, con il GBP/USD a 1,281 e l’EUR/GBP a 0,873.

Tra le materie prime, infine, prosegue il ribasso del petrolio con il Brent (-0,8%) a 51,4 dollari e il Wti (-0,9%) a 49,2 dollari, in attesa dei dati sulle scorte settimanali Usa.

Tornando a Piazza Affari, ITALGAS (+0,3%) ha diffuso il piano strategico 2017-2023, che prevede investimenti complessivi per 5 miliardi, una riduzione dei costi operativi di oltre il 15% e una crescita media annua del dividendo del 4% nel periodo 2017-2019.

Sempre in negativo i bancari dopo il no di ieri del fondo Atlante a nuovi investimenti nelle banche venete. Deboli BPER (-1,7%), BANCO BPM (-1,2%), INTESA (-0,4%), UBI (-1,4%) ed UNICREDIT (-1%).

Ancora in rosso anche MEDIASET (-1,5%), con Premium che ieri ha varato formalmente il previsto aumento di capitale per ripianare le perdite 2016 della pay tv. La delibera ha visto l’astensione di Telefonica, azionista di Premium con l’11% del capitale.

GENERALI (-0,2%), invece, ha venduto la quota del 3,04% detenuta in Intesa Sanpaolo e pari a 510 milioni di azioni ordinarie. Contestualmente, la compagnia assicurativa ha posto termine all’operazione in strumenti derivati collateralizzati, effettuata in data 17 febbraio 2017, per coprire totalmente il rischio economico collegato all’acquisto delle suddette azioni.