Il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,1% una giornata poco mossa e caratterizzata a livello macro dai dati sull’inflazione tedesca sotto le attese e da quelli sui redditi e le spese delle famiglie americane in linea con le previsioni.
Persistono invece nel quadro politico economico italiano le tensioni innescate dalla possibilità di elezioni anticipate e sulla difficoltà nell’individuare un governo “forte” e capace di attuare quelle riforme indispensabili per ridare la fiducia al Paese.
Tali dinamiche si ripercuotono sul comparto delle banche in ribasso dello 0,4% e in misura maggiore sui servizi finanziari a -1,3 per cento.
In chiaroscuro il risparmio gestito, dove tengono Azimut e Fineco rispettivamente a +0,5% e +0,1%, mentre le altre registrano una diminuzione compresa tra -0,8% e -1 per cento.
Sempre nell’ambito del Ftse Mib, dopo le indiscrezioni di ieri sulle dichiarazioni del nuovo Ad del Fante recupera Poste a +0,6 per cento.
Chiusura negativa per Exor (-2,2%), nella giornata in cui ha annunciato la distribuzione del dividendo da 0,35 euro per azione.
Ad eccezione di Banca Ifis (+0,2%) sono tutte in rosso le società del Mid Cap, tra queste si segnala la contrazione di Anima Holding (-3,4%) dopo le preoccupazioni emerse ieri sulla revisione di strategia del partner Poste Italiane sul risparmio gestito. Negativa anche DeA Capital (-2,2%).
Tra le Small Cap le migliori sono Mutuionline e Tamburi entrambe a +0,9 per cento.