Piazza Affari accelera al rialzo e stacca le altre borse europee dopo la pubblicazione dei dati sul Pil del primo trimestre. Intorno alle 11:20 il Ftse Mib segna un +1,3%, seguito dal Cac 40 di Parigi (+0,8%), dal Ftse 100 di Londra (+0,4%) e dal Dax di Francoforte (+0,4%), mentre l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%) viaggia poco sopra la parità.
L’Istat ha rivisto al rialzo la stima preliminare diffusa lo scorso 16 maggio del Pil del primo trimestre, rilevando un aumento dello 0,4% su base trimestrale, rispetto al +0,2% della precedente lettura, e dell’1,2% su base annuale, rispetto al +0,8% della stima preliminare. Entrambi i dati sono superiori alle attese, con i primi tre mesi del 2017 che hanno beneficiato anche di due giornate lavorative in più rispetto al primo trimestre dello scorso anno.
Rallenta più delle attese invece l’attività del settore manifatturiero, con l’indice Pmi che a maggio è sceso a 55,1 punti da 56,2 di aprile, rispetto ai 56 stimati dal consensus.
Cresce sui massimi di sei anni, invece, l’attività manifatturiera dell’Eurozona, con l’indice Pmi finale di maggio che si è attestato a 57 punti, in linea alla stima flash, rispetto ai 56,7 di aprile.
Sostanzialmente in linea alle attese e alla stima preliminare l’indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero di maggio in Germania a 59,5 e in Francia a 53,8, mentre in Gran Bretagna si è attestato a 56,7 rispetto ai 57,3 della rilevazione precedente.
Intanto sul mercato dei cambi l’euro/dollaro si mantiene in area 1,123, mentre arretra lo yen a 111,1 rispetto al biglietto verde e a 124,8 nei confronti della moneta unica.
Tra le materie prime rimbalza il petrolio dopo il tonfo di ieri, con il Brent (+1%) a 51,3 dollari e il Wti (+1,3%) a 49 dollari sull’attesa di un calo delle scorte settimanali Usa.
Tornando a Piazza Affari, ancora acquisti su ATLANTIA (+3,1%) e ITALGAS (+2,6%). Ben intonati i bancari con INTESA (+1,9%) che ha firmato un accordo per la cessione di un pacchetto di sofferenze per un valore nominale di 2 miliardi ai fondi americani Christofferson, Robb & Company e Bayview Asset Management.
Su UNICREDIT (+1,4%) Moody’s ha tagliato il rating sul debito senior unsecured di Unicredit Bank AG, la controllata tedesca del Gruppo bancario italiano, a ‘Baa2’ da ‘Baa1′, mentre BPER (+1,1%) ha presentato alla Bce un piano di smaltimento delle sofferenze articolato nel medio periodo.
Bene anche TELECOM ITALIA (+1,7%) che nel cda di oggi affronta la questione della governance, con Arnaud de Puyfontaine che dovrebbe essere nominato presidente.