In ottemperanza agli obblighi Consob, la società tessile di Rescaldina ha comunicato a fine aprile scorso l’indebitamento finanziario netto della capogruppo è pari a 27,8 milioni, in aumento di circa 1,5 milioni (+5,7%) rispetto al dato di fine 2016, per effetto della stagionalità dell’attività.
Ricordiamo che nel 2016 è divenuto efficace l’accordo con le banche finanziatrici che prevedeva tra l’altro la remissione di una porzione del loro credito per 49 milioni circa. Senza tale remissione l’indebitamento finanziario netto sarebbe pari a 77,3 milioni, che include i 30 milioni da conferire con gli immobili in una Spv (Special Purpose Vehicle) o in un fondo immobiliare.
In dettaglio si precisa che l’accordo di ristrutturazione del debito bancario prevede altresì la costituzione di una Spv alla quale la società conferirà il ramo d’azienda costituito da alcuni immobili di proprietà e da una parte (pari 30 milioni) del debito nei confronti delle banche finanziatrici (oggi iscritto nella parte non corrente).
Per effetto di quanto sopra, il patrimonio netto di Zucchi risulta reintegrato e la stessa non si trova più nella fattispecie di cui all’articolo 2447 codice civile.