Dalla metà di febbraio le quotazioni del leader europeo dei semiconduttori oscillano tra il supporto statico posizionato a 13,20 euro (testato per ben due volte) e la resistenza, sempre statica, a quota 15,59 euro. Livello quest’ultimo, che coincide con il massimo degli ultimi dieci anni. Attualmente, i corsi di STMicroelectronics si muovono intorno alla media mobile a 50 osservazioni, ma al di sopra della trend line che ha sostenuto il vigoroso movimento rialzista dalla fine dello scorso ottobre.
A questi livelli, un segnale di vitalità per i titoli del gruppo guidato da Carlo Bozotti potrebbe quindi essere rappresentato dal ritorno delle quotazioni sopra 15,05 euro dato che in questo caso ci sarebbe semaforo verde verso il sopracitato top relativo a 15,60 euro. Soltanto, il superamento di questo livello, confermato in chiusura di seduta e accompagnato da un adeguato incremento dei volumi, aprirebbe la strada verso il primo obiettivo rialzista individuato nella cifra tonda dei 16 euro.
Lo scenario rialzista appena delineato, invece, potrebbe non concretizzarsi nel caso di ritorno dei corsi di STMicroelectronics sotto il supporto statico posto a 14,20 euro dato la discesa potrebbe proseguire fino al successivo supporto a 13,75 euro. Solo il cedimento di questo livello implicherebbe per i titoli del gruppo italo-francese il raggiungimento per la terza volta in poco più di tre mesi di 13,20 euro.
Quotazione di riferimento 14,70 euro
+2,4% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 15,05 euro;
+6,1% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 15,60 euro;
+8,8% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 16,00 euro;
-3,3% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 14,20 euro;
-6,6% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 13,75 euro;
-10,2% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 13,20 euro.
