Mediaset – Esposto all’Agcom sul bando per i diritti tv di Serie A

La società di Cologno Monzese ha comunicato ieri in serata di aver presentato un esposto all’Agcom contro il bando per i diritti televisivi 2018-2021 della Serie A.

L’azienda precisa che, per come è formulato, il bando risulta “fortemente squilibrato”, con  i seguenti effetti:

  • violare il Decreto Melandri (“no single buyer rule”)
  • penalizzare i diritti di gran parte dei tifosi italiani, costretti ad aderire obbligatoriamente a una e una sola offerta commerciale.

In dettaglio, Mediaset ritiene il bando ‘platealmente squilibrato’ in quanto il “pacchetto D” concentra in un’unica offerta “per prodotto” 324 eventi (il 30% in più rispetto agli altri pacchetti) relativi a 12 squadre e contenente 132 partite in esclusiva assoluta.
Le gare oggetto del pacchetto D riguardano squadre di grande richiamo (tra cui Roma, Lazio, Fiorentina, Genoa, Bologna) i cui tifosi dovranno obbligatoriamente acquistare l’unica offerta commerciale esistente.

Il pacchetto D parte da una base d’asta assegnata dallo stesso venditore di 400 milioni, esattamente il doppio del valore assegnato ai pacchetti organizzati “per piattaforma” (pacchetti A, B, C1+C2). Pacchetti che, il management di Berlusconi reputa, dal punto di vista concorrenziale “carenti e incompleti, a bassissima appetibilità per il pubblico”.

L’impoverimento dei pacchetti per piattaforma – rispetto alle aste precedenti – non consentirebbe quindi a chi dovesse aggiudicarseli di proporre ai tifosi offerte commerciali idonee ad affrontare realmente il contesto concorrenziale.
Qualora due piattaforme su tre fossero aggiudicate a un unico operatore, si verrebbe a creare un sostanziale assetto di “single buyer” con conseguente formazione di una posizione di monopolio a danno della concorrenza e della libertà di scelta degli utenti.

Ricordiamo che il bando prevede che le offerte vengano presentate entro sabato 10 giugno.