Mercati – Milano a +0,8% con Prysmian e banche, nuovo calo del petrolio

Nel corso della mattinata i listini europei mantengono e in parte incrementano i guadagni dell’apertura, in scia ai nuovi record di Wall Street e in attesa dei dati sul mercato del lavoro a stelle e strisce. Intorno alle 11:50 il Dax di Francoforte avanza dell’1,3%, il Cac 40 di Parigi, il Ftse Mib e l’Ibex 35 di Madrid guadagnano lo 0,8% mentre il Ftse 100 di Londra è più arretrato a +0,3 per cento.

Pochi spunti significativi dall’agenda macro europea, con i soli prezzi alla produzione di aprile nell’Eurozona (invariati su base mensile) e l’indice Markit Pmi costruzioni del Regno Unito, in aumento oltre le attese a 56 punti. L’attenzione è tutta focalizzata sui dati americani previsti nel primo pomeriggio, da leggere in chiave Fed in vista della riunione che si terrà fra due settimane.

In attesa dei non farm payrolls di maggio, sul Forex il cambio euro/dollaro è stabile a 1,122 mentre lo yen cede terreno sulla moneta unica (EUR/JPY 125,2) e sul biglietto verde (USD/JPY 111,6).

Fra le materie prime il petrolio, rimbalzato ieri pomeriggio in scia al calo oltre le attese delle scorte americane, ha invertito nuovamente la rotta scontando anche la decisione di Trump di non rispettare gli accordi di Parigi sull’ambiente. Una scelta che fa pensare ad un ulteriore incremento della produzione americana, spingendo Wti e Brent in ribasso di quasi tre punti percentuali rispettivamente a 47 e a 49,2 dollari al barile.

Poco mosso il mercato obbligazionario con il rendimento del Btp decennale a quota 2,22% e lo spread Btp-Bund stabile in area 193 punti base.

A Piazza Affari continua la corsa di PRYSMIAN (+2,9%) dopo la promozione da ‘neutral’ a ‘buy’ da parte di Goldman Sachs con target price elevato da 27 a 30 euro. Bene anche AZIMUT (+2,3%) fra i servizi finanziari.

Tonici i bancari, agevolati anche dall’accordo tra Unione Europea e Governo italiano sul salvataggio di Mps. Gli acquisti premiano in particolare BANCO BPM (+2,3%), UNICREDIT (+2,1%), INTESA (+2,2%) e UBI (+1,9%). L’istituto di piazza Gae Aulenti, intanto, ha raggiunto un accordo con Bank Pekao per la cessione di partecipazioni per complessivi 142 milioni.

In rialzo FCA (+1,2%) dopo i dati di maggio sulle immatricolazioni in Italia (+6,8%) che fanno seguito a quelli sopra le attese del mercato americano.

Fra le utilities continua il rally di ITALGAS (+1,8%), sostenuto dal piano presentato mercoledì e giudicato positivamente dagli analisti.

In territorio positivo anche TELECOM ITALIA (+1,2%), dopo la nomina di Arnaud de Puyfontaine alla carica di presidente, con Giuseppe Recchi vice presidente. Resta da chiarire il nodo della partecipazione del 29,9% in MEDIASET (+1%) da parte del Gruppo francese, con quest’ultimo intenzionato a fare appello alla decisione dell’Agcom entro il 20 giugno.

Nel frattempo, la società di Cologno Monzese ha presentato un esposto all’Agcom contro il bando per i diritti televisivi 2018-2021 della Serie A.

Arretrati i petroliferi in scia al nuovo calo delle quotazioni del greggio. Sulla parità SAIPEM, che si è aggiudicata nuove commesse per 230 milioni di dollari in Mozambico, nel Mediterraneo e nel Mar Nero. TENARIS cede lo 0,2% mentre ENI, che ha avviato il progetto Coral South in Mozambico, arretra dello 0,9 per cento. Scivola in fondo al Ftse Mib YNAP, in calo di un punto percentuale.

Fuori dal listino principale corre Maire Tecnimont (+3,1%) dopo essersi aggiudicata in consorzio con Sinopec un contratto da 3,9 miliardi da Gazprom.