Banche – Ottava negativa (-4,3%), resiste meglio Intesa

Il Ftse Mib archivia la settimana con un rosso dell’1,3% risentendo anche delle incognite legate al quadro politico nazionale, solo parzialmente compensate dalle buone notizie macro sia sul versante italiano sia su quello europeo.

A contribuire all’andamento del listino anche l’ottava negativa del comparto bancario, che arretra del 4,3% e facendo peggio dell’indice europeo (-3,3%). Il settore ha avvertito anche l’incertezza derivante dal salvataggio delle due banche venete.

Tuttavia, non sono mancate novità positive, in particolare quella riguardante l’accordo di massima raggiunto tra il Tesoro e la Commissione Europea per la ricapitalizzazione precauzionale di Mps.

Tornando ai titoli del comparto, Intesa (-1,2%) è stata quella che ha resistito meglio, grazie anchealla cessione di un pacchetto da 2 miliardi di npl ad una cordata di fondi. Le azioni hanno retto grazie anche all’innalzamento del giudizio da ‘neutral’ a ‘overweight’ con target price aumentato da 2,9 a 3,2 euro da parte di Jp Morgan. È doveroso segnalare che l’Ad Carlo Messina ha precisato che il nuovo piano industriale non contemplerà drastici tagli al personale, come indicavano alcuni rumor.

Dopo l’exploit della settimana precedente (+8,9%) le prese di beneficio hanno condizionato la settimana di Banco Bpm (-5,7%). E lo stesso discorso ha riguardato anche Unicredit (-6,6%) e Ubi (-8,5%). Le tre banche restano tra quelle con le migliori performance da inizio anno.

Male anche Bper (-4,6%) anche a causa dello slittamento del closing per Cariferrara e dell’acquisto, in partnership con Popolare Sondrio (-2%), delle quote di Arca Sgr in mano alle banche venete.

Tra le Mid Cap vendite su Creval (-1,6%) nonostante la creazione di una divisione che opererà nel factoring pro-soluto e pro-solvendo a favore delle pmi clienti dell’istituto.

Tra le Small Cap tonfo di Carige (-10,2%) a seguito della mozione di sfiducia presentata dall’azionista di riferimento Vittorio Malacalza nei confronti dell’Ad Guido Bastianini, che probabilmente rallenterà la strategia di rilancio dell’istituto. Unica nota positiva il via libera del cda alla cessione di un pacchetto di 940 milioni di npl.