Bio-on presenta la rivoluzionaria tecnologia Minerv Biorecovery, progettata per eliminare in circa tre settimane in modo naturale l’inquinamento di idrocarburi in ambiente marino. Si tratta di una soluzione tecnologica che si basa su micro polveri, della dimensione di pochi micron e di una forma particolare, realizzate con la rivoluzionaria bioplastica PHAs di Bio-on, naturale e biodegradabile al 100%.
Le particelle di queste micro polveri, gettate nel mare inquinato, vanno a costituire una struttura porosa adatta ad ospitare una serie di batteri, presenti naturalmente in ambiente marino, che si nutrono della bioplastica, si moltiplicano e si rafforzano fino ad attaccare il petrolio. Inoltre esse non rilasciano alcun residuo in mare a differenza di molte soluzioni applicate oggi in questi casi. I processi biodegradativi si attivano in circa 5 giorni e gli idrocarburi, tra cui il petrolio, vengono eliminati in circa 20 giorni.
Soddisfatto Astorri, presidente e Ad di Bio-on, il quale afferma che “da oggi offriamo al mondo e al mercato la tecnologia per intervenire in modo efficace, naturale ed ecologico in caso di disastri ambientali come lo sversamento di petrolio in mare. Abbiamo scoperto che le particelle che formano la nostra bioplastica PHAs sono l’ambiente ideale per ospitare speciali microrganismi che eliminano il petrolio dal mare”.
Prosegue il capo azienda “è la natura che cura se stessa perché la nostra bioplastica, di origine vegetale, serve a proteggere e a nutrire questi batteri accelerandone la loro naturale azione”.
Si segnala che Minerv Biorecovery è stata testata e validata dall’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del CNR di Messina e Bio-on definisce tale tecnologia come totalmente nuova, nel campo della oil-bioremediation. Attività quest’ultima svolta da aziende specializzate in bonifiche ambientali, Capitanerie di Porto, Marina Militare, società di navigazione, etc.
Nelle prossime settimane inizieranno ulteriori test nei mari di tutto il mondo, nei porti, nei siti industriali come le raffinerie e nelle cisterne delle più grandi petroliere. Infatti la nuova tecnologia permetterà non solo la pulizia non solo in caso di eventi disastrosi, ma anche nella quotidiana manutenzione di suddette strutture e impianti.
Conclude Astorri “siamo orgogliosi di annunciare questa scoperta straordinaria e dare il nostro contributo per proteggere l’ambiente marino e concederemo in licenza questa tecnologia che è un ulteriore esempio delle molteplici applicazioni realizzabili con le micro polveri in bioplastica PHAs che produrremo nello stabilimento di Castel San Pietro Terme (Bologna) a partire dal 2018. Continueremo ad ampliare ancora di più la nostra presenza
diretta nei settori della bioremediation, cosmetica, biomedicina e nano-medicina. Lavorare con l’IAMC, eccellenza mondiale nel settore delle ricerche marine, ci riempie di orgoglio”.
In scia alla notizia intorno alle 14:10 il titolo Bio-on segna un rialzo del 10,30% a 19,19 euro sovraperformando il Ftse Aim Italia, poco sopra la parità (+0,2%).