Mercati – Milano scivola in fondo all’Europa, vendite su Mediaset

Prosegue in rosso la seduta delle borse europee, in una giornata dai volumi assottigliati per la chiusura di Francoforte per festività. Poco prima delle 12:00 Piazza Affari mette a segno la peggior performance del Vecchio Continente, con il Ftse Mib che arretra dell’1% in area 20.730 punti. In calo anche il Cac 40 di Parigi (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).

Pesano le tensioni a livello internazionale dopo gli attentati di Londra nel week end e l’interruzione dei rapporti diplomatici con il Qatar da parte di Arabia Saudita, Egitto, Bahrein ed Emirati Arabi, alimentando i timori sull’instabilità geopolitica in Medio Oriente.

L’accusa nei confronti di Doha è quella di sostenere il terrorismo nei Paesi confinanti e nello Yemen, in un’escalation di una crisi da tempo annunciata tra alcuni Paesi arabi e il Qatar, che ora si accentua sfiorando il rischio di uno scontro militare.

Notizia che ha favorito una parziale risalita del petrolio, con il Brent (+0,4%) a 50,1 dollari e il Wti (+0,5%) a 47,9 dollari.

Sul fronte macro, il dato definitivo di maggio dell’indice Pmi servizi francese indica una crescita a 57,2 punti rispetto ai 56,7 punti della rilevazione di aprile, deludendo le attese degli analisti che prevedevano un valore dell’indice a 58 punti.

Il Pmi composito, che combina l’indice dei servizi con quello del manifatturiero, invece lo scorso mese è salito a 56,9 punti dai 56,6 segnati ad aprile. Le attese degli analisti erano per una lettura dell’indice a 57,6 punti.

Stabile rispetto ad aprile il dato definitivo dell’indice Pmi servizi di maggio in Germania, che si è attestato a 55,4  superando di poco le attese degli analisti (55,2), mentre il Pmi composito è aumentato a 57,4 dai 56,7 del mese precedente (57,3 il consensus).

In Gran Bretagna, invece, il settore dei servizi ha registrato una flessione a maggio, con l’indice Pmi che è sceso a 53,8 punti dai 55,8 punti di aprile, al di sotto anche dei 55 punti stimati dagli analisti. Inferiore alle attese anche il Pmi composito, in calo a 54,4 punti dai 56,2 punti di aprile (55,5 il consensus).

Per quanto riguarda l’Italia, infine, l’indice destagionalizzato IHS Markit sull’attività del settore terziario ha indicato a maggio una lettura pari a 55,1, segnando un leggero calo rispetto ai 56,2 di aprile, restando tuttavia tra i valori più alti degli ultimi dieci anni. Le attese degli analisti avevano previsto un valore dell’indice a 55,3 punti.

Il Pmi composito, invece, lo scorso mese è sceso a 55,2 dai 56,8 segnati ad aprile, contro i 55,7 punti stimati dal consensus.

Poco mosso intanto il mercato dei cambi, con l’euro/dollaro a 1,1265 e il dollaro/yen a 110,5. Leggero recupero della sterlina, con il GBP/USD a 1,29 e l’EUR/GBP a 0,873.

Tornando a Piazza Affari, proseguono le vendite su MEDIASET (-2,8%), che potrebbe risentire dell’incertezza che caratterizza ancora il dossier Vivendi. Secondo fonti di stampa, il colosso media francese sarebbe pronto a congelare la parte eccedente il 9,9% detenuto in Mediaset, ma avrebbe un anno di tempo per farlo.

Deboli anche i bancari con BPER (-1,2%), BANCO BPM (-2,3%), INTESA (-1,1%), UBI (-1,6%) e UNICREDIT (-0,9%). Tra le utilities, invece, ITALGAS (-1,6%) risente del downgrade da parte di Hsbc, che ha abbassato il giudizio da ‘buy’ ad ‘hold’ rivedendo però al rialzo il target price da 4,1 a 4,7 euro.

Ribassi più contenuti infine per FCA (-0,4%), grazie ai dati sulle immatricolazioni in Brasile che a maggio hanno segnato un +18,8% su base annua, e TENARIS (-0,4%), che beneficia dell’aumento del numero di impianti di trivellazione in Nord America mostrato dai dati Baker Hughes venerdì sera.