Apertura in frazionale ribasso per i listini europei, dopo i nuovi record messi a segno venerdì dai listini americani e la mattinata contrastata delle piazze orientali. Intorno alle 9:15 il Cac 40 di Parigi e l’Ibex 35 di Madrid cedono lo 0,2%, il Ftse Mib di Milano è a -0,4% mentre il Ftse 100 di Londra è lievemente positivo (+0,1%). Chiusa Francoforte per festività.
In attesa della riunione della Bce di giovedì, la settimana si apre con alcuni dati macro tra cui gli indici Markit Pmi di maggio relativi ai servizi di Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Italia. Negli Stati Uniti, oltre agli stessi dati, sono attesi anche gli ordinativi alle fabbriche, il costo del lavoro e l’Ism non manifatturiero.
Nel frattempo sul Forex il cambio euro/dollaro è poco mosso in area 1,127, dopo il balzo di venerdì successivo al deludente dato statunitense sulle nuove assunzioni di maggio. Il biglietto verde è sostanzialmente stabile anche sullo yen, a quota 110,5.
Fra le materie prime il petrolio avanza di circa un punto percentuale, con Wti e Brent rispettivamente a 48,2 e a 50,5 dollari al barile. L’oro nero beneficia in parte delle rinnovate tensioni nella penisola arabica con Arabia Saudita, Emirati Arabi, Bahrain ed Egitto che tagliano qualsiasi relazione diplomatica con il Qatar, da loro accusato di finanziare il terrorismo internazionale.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp decennale riparte da quota 2,25%, con lo spread Btp-Bund poco mosso a 197 punti base.
A Piazza Affari partono in calo MEDIASET (-1,6%), TELECOM ITALIA (-1%) e i bancari, con BANCO BPM (-1,2%), UBI (-1,4%) e UNICREDIT (-1%) fra le peggiori.
In lieve rialzo invece AZIMUT (+0,4%), ENI (+0,2%) e TENARIS (+0,3%) dopo le perdite di venerdì.