Servizi Finanziari – Settimana in calo (-1,9%), non brilla il risparmio gestito

Il Ftse Mib chiude a -1,3% una settimana caratterizzata da un andamento riflessivo nelle sedute iniziali e un parziale recupero nella seconda parte del periodo in esame.

Nello specifico, a penalizzare il listino italiano la possibilità di elezioni anticipate, le quali hanno alimentato i dubbi sulla capacità di individuare un governo “forte” e disposto ad attuare le riforme che diano fiducia al Paese.

Inoltre, a condizionare il mercato e nello specifico i titoli finanziari sono state le dichiarazioni sul tema dei crediti problematici del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, il quale ha evidenziato come la difficile gestione dello stock dei non performing loan rende vulnerabile il sistema finanziario del Paese e accresce l’incertezza dei mercati.

Il recupero di fine settimana è stato agevolato in parte dai dati sul Pil del primo trimestre del 2017 rivisto al rialzo dall’Istat a +0,4% rispetto al trimestre precedente e alle attese degli analisti che lo indicavano a +0,2 per cento.

Tali dinamiche si sono riflesse sul comparto bancario (-4,3%) e in misura minore sui servizi finanziari (-1,9%) che hanno sotto-performato l’indice europeo (+1,2%).

Non brilla il risparmio gestito con contrazioni comprese tra -3,1% e -1,1 per cento.

Sempre nell’ambito del Ftse Mib si segnala il calo di Poste Italiane (-2,1%) con il mercato che non ha apprezzato le indiscrezioni sulla possibile modifica della strategia del Gruppo da parte del nuovo Ad Matteo Del Fante. Il nuovo corso vedrebbe il ritorno sui settori tradizionali della corrispondenza, il miglioramento dell’attività di raccolta postale e l’espansione nel settore assicurativo.

Chiude in negativo Exor (-1,3%) nella settimana in cui ha approvato la distribuzione del dividendo a 0,35 euro per azione.

Settimana difficile anche per il Mid Cap con Anima (-4,7%) che sconta le preoccupazioni per le revisioni di strategia del partner Poste Italiane sul risparmio gestito. Fanalino di coda è Cerved che chiude a -5,1% pur mantenendo sopra la pari la performance su base mensile.

Tra le Small Cap in evidenza MutuiOnline a +6,2 per cento.