Azimut ha comunicato di aver concluso l’operazione di buyback sui titoli avviata lo scorso 5 maggio per un ammontare complessivo pari a 25 milioni. Dopo l’apertura le azioni della società di risparmio gestito flettono leggermente in Borsa (-0,6%) a 17,68 euro. In seguito all’annuncio del buyback i titoli avevano registrato un rialzo fino al massimo di 19,37 euro, toccato il 9 maggio.
L’operazione di acquisto di azioni proprie si inserisce nel contesto della delega approvata dall’assemblea del 27 aprile che prevede la possibilità di comprare fino a un massimo dell’11% del capitale della società. Azimut, prima della conclusione della recente operazione, deteneva in portafoglio l’8% di azioni proprie, ora salite al 9 per cento.
Per quanto riguarda l’utilizzo di tali titoli, potrebbero essere impiegati per proseguire la politica di piccole acquisizioni internazionali oppure, se non si presentassero occasioni di rilievo, l’amministratore delegato Sergio Albarelli ha dichiarato, durante la conference call successiva alla presentazione dei risultati trimestrali, che le azioni potrebbero essere cancellate. Un’operazione che permetterebbe il miglioramento dei multipli della banca.
Per Azimut si tratta della seconda tranche di buyback completata nell’anno in corso. La prima, per un ammontare pari sempre a 25 milioni, si era conclusa nel mese di febbraio.
COMMENTO
In questi giorni dovrebbe uscire il dato sulla raccolta di maggio che potrà imprimere un segnale all’andamento del titolo che, da inizio anno, ha guadagnato l’11,8% sulla scia dei buoni risultati presentati nei primi tre mesi.