Le due più grandi utility tedesche, E.On ed RWE, sono pronte a recuperare circa 4,5 miliardi di euro dopo che la Corte Costituzionale della Germania ha dichiarato illegale una tassa nazionale sui combustibili nucleari. Sulla scia di questa notizia intorno alle ore 12:40 le azioni delle due società stanno guadagnando rispettivamente il 6,75% e il 4,5% alla Borsa di Francoforte, schizzando in cima sia al DAX (+0,3%) sia allo Stoxx Europe 600 Utilities (+0,9%).
Oggi la Corte Costituzionale tedesca ha affermato che il governo federale ha ecceduto i suoi poteri quando ha introdotto l’imposta nel 2011. I giudici hanno respinto i ricorsi dei legislatori, secondo cui il prelievo era un’imposta sul consumo sulla quale il governo avrebbe discrezione legislativa.
COMMENTO
La tassa sui combustibili nucleari ha pesato sulla redditività delle due società dal 2011 fino alla fine del 2016, quando il prelievo è scaduto. Per la tassa sul nucleare, E.On ha pagato quasi 2,8 miliardi ed RWE 1,7 miliardi.
La notizia non impatta comunque sui 23,6 miliardi di euro imposti dal governo tedesco alle società per il progressivo smantellamento delle centrali atomiche e l’uscita definitiva dal settore nucleare.