Borse europee perlopiù intonate al rialzo, alla vigilia di un giovedì ricco di appuntamenti a livello internazionale. Intorno alle 16:00, dopo l’avvio sopra la parità di Wall Street, il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,7%, preceduto dal Cac 40 di Parigi (+0,8%) mentre l’Ibex 35 di Madrid e il Dax di Francoforte sono più arretrati rispettivamente a +0,4% e +0,2 per cento. Unica eccezione Londra, dove il Ftse 100 flette dello 0,3% in vista delle elezioni di domani.
Sul Forex l’euro recupera dai minimi intraday (EUR/USD a 1,126), dopo aver ceduto terreno in scia alle anticipazioni su un possibile taglio delle stime sull’inflazione da parte della Bce nella riunione che si concluderà domani. Secondo indiscrezioni non confermate, infatti, l’Eurotower potrebbe rivedere le precedenti attese per gli anni 2017 (1,7%), 2018 (1,6%) e 2019 (1,7%), abbassandole all’1,5% circa per tutti e tre gli anni.
Una decisione che confermerebbe la prudenza mostrata da Draghi, che ha più volte ribadito la necessità di continuare con gli stimoli monetari per sostenere la crescita dei prezzi, nonostante le richieste di misure meno accomodanti pervenute soprattutto dalla Germania.
Fra le materie prime arretra il petrolio in attesa dei dati Eia sulle scorte settimanali statunitensi, dopo l’aumento oltre le attese stimato dall’Api, con Wti e Brent rispettivamente a 47,7 e a 49,7 dollari al barile.
Sul fronte macro, le vendite al dettaglio di aprile in Italia hanno registrato una lieve flessione (-0,1%) rispetto a marzo deludendo le attese degli economisti che prevedevano un +0,2 per cento. Su base annua il dato ha messo a segno un incremento dell’1,2% rispetto al +0,9% previsto dal consensus.
Nel frattempo, l’Ocse ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita sul prossimo anno, stimando un Pil 2018 al +0,8 per cento. Si tratta del peggior risultato tra i Paesi monitorati dall’organizzazione parigina e in peggioramento rispetto al punto di espansione che veniva indicato soltanto a marzo. Confermata invece la previsione di crescita per il 2017 al +1 per cento.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp sale di circa 2 basis point al 2,27%, portando il differenziale con il Bund a quota 201 punti base.
A Piazza Affari corre STM in rialzo del 3,5%, seguita da PRYSMIAN (+2,8%) che beneficia delle indicazioni fornite durante l’Offshore Wind Energy 2017 a Londra relativamente alle strategie e alle prospettive del business degli impianti eolici offshore.
In evidenza anche FCA (+2%) e BANCA GENERALI (+2%) dopo i dati positivi diffusi ieri sulla raccolta del mese di maggio. Ben intonati i bancari in scia al salvataggio in Spagna del Banco Popular da parte di Santander. Acquisti in particolare su UNICREDIT (+2%), che ha perfezionato la cessione del 32,8% di Bank Pekao, BANCO BPM (+0,9%) ed UBI (+0,8%), che ha avviato l’iter per l’aumento di capitale da 400 milioni.
In lieve rialzo anche BPER (+0,6%) che avrebbe fissato per il 13 giugno un cda per discutere sul dossier relativo all’acquisizione di Arca. L’obiettivo è quello di rilevare assieme a Popolare di Sondrio il 40% attualmente detenuto da Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
In coda al listino principale RECORDATI (-1,8%), mentre CNH (-0,5%) non beneficia dei buoni dati sulle vendite di macchine agricole in Brasile.