Mercati – Milano positiva con le banche, ma l’Ocse taglia il Pil 2018

Prosegue all’insegna della cautela la seduta delle borse europee, in attesa della riunione della Bce e della lettura finale del Pil del terzo trimestre dell’Eurozona in agenda domani, oltre alle elezioni in Gran Bretagna.

Dopo un avvio in negativo Milano inverte la rotta trascinato dai bancari, con il Ftse Mib che poco prima delle 12:00 avanza dello 0,4 per cento. Positivi anche il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%), mentre scendono il Dax di Francoforte (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%).

Sul fronte macro, ad aprile le vendite al dettaglio in Italia hanno registrato una leggera flessione dello 0,1% su base mensile, sintesi di una crescita dello 0,4% della componente alimentare e di una flessione dello 0,4% di quella non alimentare, deludendo le attese degli economisti che prevedevano un +0,2 per cento.

Su base annua, le vendite al dettaglio di aprile sono aumentate dell’1,2% rispetto al +0,9% stimato dal consensus. Per i prodotti alimentari si registra una crescita del 4,1%, mentre le vendite di prodotti non alimentari sono diminuite dello 0,7 per cento.

Intanto, mentre è iniziata alla Camera la discussione sulla proposta di riforma elettorale frutto dell’accordo tra i quattro principali partiti italiani, l’Ocse ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita sul prossimo anno, stimando un Pil 2018 al +0,8 per cento.

Si tratta del peggior risultato tra i Paesi monitorati dall’organizzazione parigina e in peggioramento rispetto al punto di espansione che veniva indicato soltanto a marzo. Confermata invece al più 1% la previsione di crescita sul 2017.

Sull’obbligazionario il rendimento del Btp sale di circa 2 basis point al 2,266%, portando il differenziale con il Bund oltre quota 200 punti base.

Sul mercato valutario, infine, in attesa della testimonianza al Senato Usa dell’ex capo Fbi James Comey, il dollaro ha toccato il minimo di sette settimane nei confronti dello yen con il cambio USD/JPY a 109,2. Sostanzialmente stabile, invece, l’euro/dollaro a 1,127, mentre la moneta nipponica avanza anche nei confronti dell’euro con l’EUR/JPY sceso a 123,1.

Tornando a Piazza Affari, in rialzo i bancari in scia al salvataggio in Spagna del Banco Popular da parte di Santander. Bene in particolare BPER (+3,3%) che avrebbe fissato per il 13 giugno un cda per discutere sul dossier relativo all’acquisizione di Arca. L’obiettivo è quello di rilevare assieme a Popolare di Sondrio il 40% attualmente detenuto da Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

Bene anche UNICREDIT (+2,1%), che ha perfezionato la cessione del 32,8% di Bank Pekao, ed UBI (+2%), che ha avviato l’iter per l’aumento di capitale da 400 milioni. Ancora acquisti anche su BANCA GENERALI (+1,6%) dopo i dati positivi diffusi ieri sulla raccolta del mese di maggio.

In rimonta MEDIASET (+0,8%) il cui cda ha deliberato ieri di proporre alla prossima assemblea degli azionisti, in agenda per il 28 giugno, il rinnovo della delega per l’acquisto e l’alienazione di azioni proprie per un massimo di 118 milioni di azioni circa, pari al 10% del capitale.

In coda al listino principale, infine, RECORDATI (-2,4%), mentre CNH (-0,9%) non beneficia dei buoni dati sulle vendite di macchine agricole in Brasile.