WSTS, organo che fornisce statistiche di mercato per l’industria dei semiconduttori, ha stimato che nel 2017 le vendite mondiali di microchip saranno pari a 377,8 miliardi di dollari. Un importo che potrebbe segnare le vendite annuali più alte del settore dal 2010, con un incremento dell’11,5% rispetto a quanto realizzato nel 2016.
Questo trend riflette la crescita attesa in tutte le principali categorie di prodotto, in primis i “Memory” con uno sviluppo stimato del 30,4 per cento. Le stime di WSTS prevedono inoltre un aumento annuale in tutti i continenti nel 2017: Asia Pacifico (+12,4%), America (+12,2%), Europa (+8,7%) e Giappone (+6,6%).
Nel 2018 la crescita delle vendite mondiali di microchip dovrebbe essere più contenuta (+2,7% a 388 milioni di dollari) con un rallentamento in tutti i continenti a parte l’Europa che dovrebbe registrare il più alto tasso di crescita pari al +3,2% nel prossimo anno.
Anche le principali categorie di prodotto sono previste in aumento guidate dai “Sensors” che dovrebbero presentare un tasso di crescita medio annuo (CAGR) nel periodo 2016-19 pari all’8,8 per cento. Questo segmento è uno dei principali driver di ricavi per StMicroelectronics, il colosso italo-francese dei chip che prevede di raggiungere gli 8 miliardi di dollari di fatturato nel 2017.
Il trend positivo dovrebbe però rallentare nel 2019, anno in cui WSTS prevede una lieve diminuzione dello 0,2% delle vendite mondiali di semiconduttori. Le stime dell’associazione, che vengono rilasciate ogni sei mesi, confermano quindi che il settore dei microchip sta attraversando un momento molto favorevole sostenuto anche dalle nuove tecnologie che vengono ormai applicate in svariati ambiti.