Partenza in territorio positivo per le borse europee in una giornata ricca di avvenimenti. Intorno alle 9:15 il Dax di Francoforte avanza dello 0,4% seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), dal Cac 40 di Parigi (+0,1%), mentre scambiano sulla parità il Ftse 100 di Londra e il Ftse Mib di Milano.
Sale intanto l’attesa per il meeting di oggi della Bce e per la successiva conferenza del presidente Mario Draghi oltreché per le elezioni in Uk, mentre dall’altra parte dell’oceano l’ex capo dell’Fbi verrà ascoltato al Senato sulla questione legata al Russiagate.
Sul fronte macro, dopo i dati sulla produzione industriale tedesca di aprile, cresciuta dello 0,8% contro il -0,1% di marzo e il +0,5% del consensus, in agenda oggi anche la lettura finale del Pil dell’Eurozona del primo trimestre, atteso a +0,5% su base trimestrale e a +1,7% su base annuale.
Intanto sul mercato delle valute poco mosso l’euro/dollaro in area 1,126, mentre sale leggermente lo yen a 123,4 nei confronti della moneta unica e a 109,6 sul biglietto verde. Resta in attesa dell’esito elettorale la sterlina, con il GBP/USD a 1,297 e l’EUR/GBP a 0,867.
Tra le materie prime, il petrolio tenta un timido rimbalzo dopo il crollo di ieri seguito alla pubblicazione dei dati sulle scorte Usa, con il Brent (+0,7%) a 48,4 dollari e il Wti (+0,6%) a 46 dollari. Ritraccia leggermente invece l’oro, tornato sotto quota 1.290 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 200 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,27 per cento.
Tornando a Piazza Affari, ancora bene STM (+1,5%) dopo il balzo di ieri, con gli acquisti che premiano anche CAMPARI (+1%) e MEDIASET (+0,8%).
Senza direzione precisa i bancari con le ipotesi di stampa che indicano che UNICREDIT (-0,3%) ed INTESA (-0,3%) potrebbero intervenire nel salvataggio delle venete. BANCO BPM (+0,4%), invece, oggi riunisce il cda per discutere il verbale ispettivo della Bce arrivato lo scorso 25 maggio. La vigilanza chiede entro fine anno di attuare interventi su credito, rischi e audit, mentre non è stata avanzata nessuna richiesta aggiuntiva sul capitale.
Scivola in fondo al listino FERRAGAMO (-2,5%) dopo che ieri gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno ridotto da 27,50 a 26 euro il target price, confermando la raccomandazione ‘hold’. Vendite anche su SAIPEM (-1,1%) e MONCLER (-0,9%).