Il Ftse Mib chiude poco mosso (-0,1%) una seduta volatile, condizionata dall’attesa per gli eventi di oggi, con la riunione della Bce, le elezioni nel Regno Unito e, oltreoceano, l’audizione al Senato statunitense dell’ex capo dell’Fbi James Comey. A penalizzare il listino nel finale ha contribuito soprattutto la pubblicazione di scorte di petrolio molto superiori alle attese, che ha fatto crollare le quotazioni del greggio.
Il comparto tecnologico risulta il migliore di Piazza Affari, con il Ftse Italia Tecnologia che chiude a +2,9% sovraperformando anche l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,4%).
La big cap Stm archivia le contrattazioni in progresso del 3,8 per cento. Buone notizie per il comparto dei semiconduttori dal WSTS, che ha stimato che nel 2017 vendite mondiali di microchip per 377,8 miliardi di dollari (+11,5% rispetto al 2016). Nel frattempo la Semiconductor Industry Association ha comunicato che ad aprile 2017 le vendite mondiali di microchip, pari a 31,3 miliardi di dollari, sono cresciute del 20,9% su base annua e dell’1,3% rispetto a marzo 2017.
Fra le mid cap arretrano leggermente Reply (-0,7%) ed Esprinet (-0,3%), mentre fra le small cap gli acquisti premiano TXT (+3,6%), la cui divisione Retail, fornitore di soluzioni End-to-End di Merchandise Lifecycle Management per il settore del lusso e della moda, ha annunciato che la sua soluzione di Merchandise Financial Planning è stata scelta da Zalando.
Bene anche Fullsix a +2,5 per cento, mentre Be ed Exprivia cedono rispettivamente il 6,9% e il 3,4 per cento.
Fra le tlc dalle comunicazioni Consob relative alle partecipazioni rilevanti, è emerso che dal 31 maggio Jp Morgan detiene una partecipazione aggregata indiretta in Telecom Italia (+0,4%) pari al 6,168% del capitale.