Sono state comunicate le condizioni relative alla ricapitalizzazione fino a un massimo da 400 milioni, varata da Ubi per mantenere il Cet1 ad un livello superiore all’11% nell’ambito dell’acquisto delle tre Good Bank conclusosi lo scorso 10 maggio. La comunicazione fa seguito quella rilasciata ieri riguardante l’avvio dell’esercizio della delega ricevuta dal consiglio di gestione per l’aumento di capitale.
Il consiglio di gestione di Ubi, dopo aver ricevuto l’autorizzazione dal consiglio di sorveglianza, ha approvato le condizioni dell’aumento di capitale fino a un massimo di 400 milioni.
Operazione che viene avviata in forza della delega ricevuta dai soci lo scorso 7 aprile per la ricapitalizzazione.
Nello specifico, l’operazione prevede l’emissione fino a un massimo di 167.006.712 nuove azioni ordinarie, senza di valore nominale espresso e con le stesse caratteristiche di quelle attualmente in circolazione, con godimento regolare.
Le nuove azioni saranno offerte in opzione agli azionisti di Ubi aventi diritto in base al rapporto di 6 azioni di nuova emissione ogni 35 possedute, al prezzo di 2,395 euro per ciascuna, da imputarsi interamente a capitale sociale. ll controvalore dell’offerta in opzione sarà pertanto pari a massimi 399.981.075 di euro.
Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni ordinarie incorpora uno sconto del 26,1% circa rispetto al prezzo teorico ex diritto (Terp), calcolato sulla base del prezzo ufficiale di chiusura del 7 giugno scorso.
Il calendario dell’offerta prevede che i diritti di opzione per sottoscrivere le azioni ordinarie di nuova emissione siano esercitabili, a pena di decadenza, dal 12 giugno al 27 giugno 2017, estremi compresi. Inoltre, gli stessi diritti saranno negoziabili sull’Mta dal 12 giugno al 21 giugno 2017, estremi inclusi. I diritti di opzione non esercitati entro suddetto periodo saranno offerti sullo stesso Mta.
L’avvio dell’offerta in opzione, così come le condizioni definitive di emissione delle nuove azioni e il calendario sopra indicati, sono subordinati al rilascio da parte della Consob delle autorizzazioni necessarie.
L’aumento di capitale sarà curato da Credit Suisse e Morgan Stanley, che agiranno rispettivamente come joint global coordinator e joint bookrunner. Con le due investment bank Ubi ha stipulato un contratto di garanzia per la sottoscrizione delle azioni di nuova emissione eventualmente rimaste inoptate.
La ricapitalizzazione era stata varata per mantenere il Cet1 ad un livello superiore all’11%, alla luce dell’acquisizione delle tre Good Bank (Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti) conclusasi lo scorso 10 maggio.