Analisi Tecnica – Credem, nuovo segnale di forza una chiusura sopra 7 euro

Le quotazioni del Gruppo bancario emiliano sono sostenute da un trend rialzista di medio periodo avviato sul minimo relativo intraday a 4,798 euro, registrato nella seduta dello scorso 11 novembre, e che ha spinto per ben due volte i corsi fino alla soglia, non soltanto psicologica, di 7 euro. Da sottolineare che in un’ottica di breve periodo, Credem presenta un’impostazione neutrale in quanto dal 12 maggio le quotazioni oscillano tra il supporto statico posizionato a 6,595 euro e la resistenza statica proprio a 7 euro.

Il superamento di questo livello, confermato in chiusura di seduta e accompagnato da un adeguato incremento dei volumi scambiati, consentirebbe la ripresa del sopracitato trend rialzista con un primo obiettivo a 7,20 euro e un secondo individuabile a quota 7,35, cioè sui livelli di fine agosto 2015.

Il sopracitato scenario positivo di breve periodo potrebbe essere messo in pericolo da una discesa dei corsi della banca controllata dalla famiglia Maramotti al di sotto del supporto statico posto a 6,80 euro che, tuttavia, dovrà essere confermato dal cedimento di 6,60 euro. In questo caso, il deterioramento del quadro grafico implicherebbe un obiettivo ribassista a quota 6,38 euro.

Ricordiamo che per i titoli in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 10 analisti fondamentali, è pari a 6,62 euro.

Quotazione di riferimento 6,90 euro

+1,4% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 7,00 euro;

+4,3% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 7,20 euro;

+6,5% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 7,35 euro;

-1,4% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 6,80 euro;

-4,3% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 6,60 euro;

-7,5% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 6,38 euro.