Il Ftse Mib chiude in rialzo dell’1,5% una giornata in cui si segnala la decisione della Bce di lasciare invariati i tassi al livello attuale per un periodo di tempo necessario per sostenere la ripresa dei prezzi e dei salari. Inflazione che è stata indicata dall’Eurotower per il triennio 2017-2019 rispettivamente all’1,5%, all’1,3% e all’1,6 per cento.
Gli investitori attendono, inoltre, l’audizione al Senato di oggi dell’ex capo dell’Fbi James Comey e l’esito dell’elezioni del Regno Unito.
Il rialzo del listino ha poi beneficiato pure dello stallo sulla riforma elettorale, che ha allontanato le ipotesi di elezioni anticipate offrendo maggiore stabilità all’esecutivo attuale.
Scenario sul quale si è innestato lo scatto degli istituti di credito e dei servizi finanziari; settori in progresso del 2,2% con le eccellenze del risparmio gestito dove spicca Azimut (+3,9%) seguita da Banca Generali (+3,8%), Mediolanum (+2,6%) e Fineco (+3,2%), che ieri ha comunicato la raccolta di maggio con la componente gestita in aumento del 159% a 308 milioni su base annua, mentre sui cinque mesi è incrementa a 1,5 miliardi dai 174 milioni del pari periodo del 2016.
Tra le Mid Cap la migliore è Anima a +4,5 per cento, che beneficia di un target price alzato a 7 euro da alcuni analisti, mentre si muove in controtendenza DeA Capital (-1,7%).
Nello Small Cap recupera MutuiOnline (+0,7%) dopo le perdite degli ultimi giorni.