Nonostante il deciso movimento ribassista avviato sul massimo relativo intraday dello scorso primo marzo a 6,71 euro, le quotazioni del gruppo attivo nel settore delle costruzioni rimangono inserite all’interno di un trend rialzista di medio periodo partito sul minimo relativo intraday dello scorso 30 settembre a quota 3,18 euro e attualmente in transito tra 5,26 e 5,30 euro.
L’attuale fase laterale in cui sono imbrigliati i corsi di Astaldi sembra quindi rappresentare graficamente il compromesso tra le due sopracitate forze di segno opposto che si stanno combattendo aspramente, senza che finora una abbia prevalso chiaramente sull’altra, da circa tre settimane.
Ai livelli correnti, un primo segnale di forza per i titoli della Mid Cap (553,1 milioni di euro di capitalizzazione) arriverebbe dal superamento, confermato in chiusura di seduta, della resistenza statica posizionata a 5,64 euro che, tuttavia, dovrà essere accompagnato dal ritorno sopra 5,80 euro. In questo scenario positivo, le quotazioni di Astaldi potrebbero tentare un nuovo allungo prima verso la soglia, non solo psicologica, di 6 euro (da dove transita la trend line ribassista di breve periodo tracciata in rosso) e poi verso il primo obiettivo rialzista in area 6,20 euro.
Nel caso in cui tornasse a prevalere la pressione dei venditori, i supporti da monitorare sono quello statico a 5,44 euro e soprattutto (per chi ha degli stop loss un po’ più ampi) quello anche dinamico poco sotto 5,30 euro. Il cedimento di questo trend line rialzista implicando il deterioramento del quadro tecnico di medio periodo, da rialzista a neutrale, potrebbe favorire un ritorno di Astaldi verso il bottom del 2017 a 5,10 euro.
Ricordiamo che per i titoli in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 8 analisti fondamentali, è pari a 5,81 euro.
Quotazione di riferimento 5,62 euro
+3,2% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 5,80 euro;
+6,8% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 6,00 euro;
+10,3% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 6,20 euro;
–3,2% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 5,44 euro;
-5,7% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 5,30 euro;
-9,3% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 5,10 euro.