Lo scorso 31 maggio le banche creditrici, il socio privato Cisco e l’acquirente Exprivia hanno dato il loro consenso al piano di ricapitalizzazione di Italtel, storica società di telecomunicazioni attiva anche nella gestione delle reti per Internet. (Per maggiori dettagli leggi EXPRIVIA – A POCHI PASSI DALL’ASSUNZIONE DELL’81% DI ITALTEL, TITOLO A +3,8%)
L’Ad Domenico Favuzzi, in un’intervista ad Affari & Finanza, ha spiegato che una volta completata l’operazione a fine settembre “dall’integrazione tra le due aziende e dalle sinergie tra le strutture di back office, logistica e staff emergeranno circa 6 milioni, mentre dai piani di sviluppo e dai nuovi business, che le due realtà svilupperanno assieme, arriveranno ulteriori 60 milioni di ricavi, il 60% dei quali in capo ad Italtel e il resto ad Exprivia”.
Il Ceo continua “il piano di sviluppo dell’azienda prevede anche l’assunzione di un centinaio di nuovi profili. E comunque Exprivia farà il possibile per riassorbire forse quasi in toto il personale che dovrà uscire da Italtel”.
Un’integrazione che però non coinvolgerà per ora i marchi: “Italtel e Exprivia opereranno sul mercato come aziende e marchi separati per almeno tre anni. Dopo di che ci sarà una finestra di ulteriori 4 anni per decidere se procedere alla fusione definitiva oppure no” ha poi spiegato Favuzzi.
Si ricorda infine che l’operazione darà vita ad un gruppo da 600 milioni di fatturato complessivo, il 40% del quale realizzato all’estero, con circa 3mila addetti e due centri di R&S in Puglia e Sicilia, dove lavorano complessivamente un migliaio di ricercatori.