Il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,9% una settimana caratterizzata da una frenata nelle prime tre sedute seguita da un netto rialzo nella giornata di giovedì che si è protratto nella giornata di venerdì chiusa a +0,4 per cento.
A influire su tale andamento a inizio settimana sono state le tensioni legati agli attacchi terroristici di Londra e all’isolamento del Qatar che sta mettendo a rischio gli accordi Opec raggiunti il 25 maggio.
A metà del periodo in esame l’attenzione si è spostata sulla riunione della Bce a Tallinn dove Mario Draghi ha confermato la necessità di politiche di sostegno ai prezzi e agli stipendi. L’Eurotower ha, inoltre, rivisto al ribasso le stime sull’inflazione per il triennio 2017-2019 rispettivamente a +1,5%, +1,3% e +1,6 per cento.
A tenere banco sono state anche le elezioni inglesi che hanno visto la vittoria risicata di Theresa May. Il mercato ha apprezzato tale esito in quanto ha aperto uno scenario che potrebbe portare ad un rallentamento del processo della Brexit.
Sul quadro politico economico italiano il listino ha beneficiato dello stallo sulla riforma elettorale che ha rimandato le elezioni politiche.
Tali dinamiche portano i loro effetti sul comparto delle banche (+1,9%) e in misura minore sui servizi finanziari (+0,5%).
Nel risparmio gestito le migliori sono Banca Generali (+5,5%), che ha incrementato del 33,8% le masse gestite nei primi cinque mesi del 2017 e Fineco (+4,7%), con un aumento di 1,3 miliardi della raccolta gestita da gennaio a maggio 2017, prevista dall’Ad Alessandro Foti ancora in crescita nella seconda metà del 2017. Bene anche Mediolanum, che segna un rialzo dello 0,8 per cento.
Sempre nell’ambito del Ftse Mib si segnala il ribasso di Poste (-0,6%) ed Exor (-1,2%).
Tra le Mid Cap le migliori sono Anima a +5,2% e Banca Ifis (+4,1%).
Nello Small Cap lievemente sopra la pari Mittel (+0,4%) e MutuiOnline (+0,2%).