Prosegue il rimbalzo delle borse europee dopo le vendite che hanno colpito l’azionario del Vecchio Continente ieri in scia ai timori per lo scoppio di una bolla dei tecnologici. Intorno alle 12:00 Milano amplia i guadagni della mattinata e si porta in vetta all’Europa, con il Ftse Mib che guadagna lo 0,9% tornando oltre quota 21.000 punti.
Bene anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,5%), mentre resta leggermente più indietro il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Sul fronte macro, in attesa del meeting della Bank of England questa settimana, l’inflazione in Gran Bretagna a maggio è crescita dello 0,3% su base mensile, rispetto al +0,5% della rilevazione precedente e al +0,3% del consensus. Su base annua l’indice dei prezzi al consumo ha segnato +2,9%, superiore al +2,7% registrato ad aprile ed alle attese degli analisti (+2,7%).
Sempre in Uk, i prezzi alla produzione a maggio sono saliti del +0,1% su base mensile, in linea alle stime ma rallentando rispetto ad aprile (+0,4%). Anno su anno, l’indice registra una crescita del +3,6% in linea con il mese precedente e con il consensus.
Per quanto riguarda la Germania, invece, l’indice Zew relativo alla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi nel mese di giugno si attesta a 18,6 punti, contro i 20,6 punti di maggio e al di sotto delle previsioni degli analisti (21,8 punti).
Il sottoindice relativo alla situazione corrente a giugno è cresciuto a 88 punti dagli 83,9 di maggio, lettura superiore agli 85 punti del consensus. Infine, l’indice Zew che misura il sentiment di fiducia dell’Eurozona a giugno è salito a 37,7 punti rispetto ai 35,1 di maggio.
Intanto, sul mercato delle valute rimbalza leggermente la sterlina, portandosi a 1,271 dollari ed a 0,882 nei confronti dell’euro. Arretra parzialmente lo yen (USD/JPY a 110,2 ed EUR/JPY a 123,5), mentre si mantiene sostanzialmente stabile l’euro/dollaro a 1,121.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si restringe ulteriormente scendendo in area 172 punti base, con il rendimento del decennale italiano tornato sotto la soglia del 2%, dopo che ieri il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica dell’Italia per il prossimo triennio.
Tornando a Piazza Affari, spicca ancora al rialzo UBI (+4,7%) al secondo giorno dell’operazione di aumento di capitale, con tutto il settore bancario ben intonato dato che sembra allontanarsi l’ipotesi di bail-in per le venete. In rialzo BPER (+2,3%), BANCO BPM (+1,3%) e UNICREDIT (+1,7%).
Rimbalzo di STM (+1,1%) dopo il crollo di ieri, con gli acquisti che premiano anche LUXOTTICA (+2,9%) ed FCA (+2,6%).
Tra i petroliferi scatta qualche presa di beneficio su SAIPEM (-0,4%) dopo essere stata la migliore della vigilia, mentre avanza ENI (+0,8%) che a breve potrebbe riavviare la produzione del Centro Olio Val d’Agri in Basilicata dopo due mesi di stop.
Fuori dal paniere principale, infine, balzo di OVS (+5,3%) in scia ai rumor circolati in merito al possibile interesse di Italmobiliare sulla catena di abbigliamento veneta.