Chiusura positiva per le borse europee, che rimbalzano dopo le forti vendite che hanno colpito l’azionario ieri agevolate anche dalla parziale rimonta di Wall Street in apertura. A Milano il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,9% a 21.088 punti.
Accantonate momentaneamente le preoccupazioni per il possibile scoppio di una bolla dei tecnologici, che avevano penalizzato i mercati nella seduta di ieri, gli operatori tornano a concentrarsi sulle indicazioni provenienti dalla Fed.
Ha avuto inizio oggi, infatti, la riunione di due giorni della banca centrale americana, che si concluderà domani con il probabile annuncio di un rialzo dei tassi di interesse di 25 basis point. I mercati attendono, però, il consueto comunicato al termine del meeting per capire se il board sia intenzionato ad intervenire nuovamente sul costo del denaro nella seconda parte del 2017 o se preferirà adottare un atteggiamento più cauto alla luce dei segnali di debolezza dell’economia statunitense mostrata dai recenti dati macro.
Intanto, sul Forex l’euro/dollaro è rimasto sostanzialmente stabile intorno a quota 1,121 così come il dollaro/yen in area 110. In rimonta invece la sterlina, con l’EUR/GBP a 0,88 e il GBP/USD a 1,273, dopo la flessione delle ultime sedute e dopo i dati sull’inflazione di maggio in Regno Unito, al massimo di quattro anni.
Sul fronte macro, inoltre, l’indice Zew relativo alla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi nel mese di giugno si è attestato a 18,6 punti, contro i 20,6 punti di maggio e al di sotto delle previsioni degli analisti (21,8 punti).
Il sottoindice relativo alla situazione corrente a giugno è cresciuto a 88 punti dagli 83,9 di maggio, lettura superiore agli 85 punti del consensus. L’indice Zew che misura il sentiment di fiducia dell’Eurozona, invece, a giugno è salito a 37,7 punti rispetto ai 35,1 di maggio.
Tra le materie prime ancora debole il petrolio con il Brent (-0,3%) a 48,1 dollari e il Wti (-0,5%) a 45,8 dollari, in scia al dato negativo Opec che ha mostrato un incremento della produzione a maggio di Libia, Nigeria ed Iraq. La Canadian Association of Petroleum Producers (CAPP), inoltre, ha rivisto al rialzo le stime della produzione canadese al 2030, prevedendo ora un output di 5,1 milioni di barili al giorno.
Nel comparto del reddito fisso, infine, l’obbligazionario consolida il recente rialzo con il rendimento del Btp sceso di altri quattro basis point all’1,97%, portando il differenziale con il Bund tedesco in area 170 punti base.
Tornando a Piazza Affari, positivo il comparto bancario che vede allontanarsi lo spettro del bail-in per le venete, con UBI (+3,4%) che spicca al rialzo nel secondo giorno dell’operazione di aumento di capitale.
Acquisti anche su LUXOTTICA (+3,1%), promossa da Morgan Stanley da ‘equal weight’ a ‘overweight’ con target price aumentato da 50 a 65 euro, e su FCA (+2,4%), confermata nella Conviction Buy List di Goldman Sachs. Rimbalzo di STM (+1,2%) dopo il tonfo di ieri, con Moody’s che alzato l’outlook da stabile a positivo lasciando il rating invariato a ‘Ba1’.
Bene PRYSMIAN (+1,9%) che ha inaugurato oggi, a Slatina, la più grande fabbrica di cavi ottici d’Europa. Lo stabilimento rientra in un piano triennale di investimenti da 250 milioni con l’obiettivo di ad ampliare la capacità produttiva del Gruppo a livello mondiale, per soddisfare la crescente domanda di cavi ottici per lo sviluppo delle nuove reti di telecomunicazioni ad alta velocità.
Tra i petroliferi, infine, prevalgono i realizzi su SAIPEM (-1%) dopo il balzo della vigilia, mentre TENARIS (+1,4%) beneficia della notizia dell’aumento della produzione canadese.