Dalla lettura dei futures sui principali indici europei, in progresso dello 0,2-0,4%, si prospetta una partenza in rialzo per le borse continentali in scia alla mattinata moderatamente positiva delle piazze asiatiche. Ieri sera, invece, Wall Street ha chiuso nuovamente debole sugli strascichi del crollo del Nasdaq di venerdì.
Il listino tecnologico è risultato ancora il peggiore archiviando le contrattazioni in calo di mezzo punto percentuale, mentre gli altri tre indici principali hanno limitato la discesa ad uno 0,2 per cento.
Nella regione del Sud Pacifico, in mattinata, Sidney tira la volata dopo una giornata di chiusura (+1,7%) mentre è più modesto il guadagno delle altre borse locali. Andamento incerto per il Nikkey di Tokyo, il più penalizzato dall’andamento negativo dei titoli tecnologici americani, che chiude invariato.
L’arretramento delle principali società tecnologiche ha provocato nervosismo anche tra gli altri asset molto sopravvalutati come la moneta virtuale Bitcoin, che dopo aver sfiorato quota 3.000 dollari è sceso in serata fino a 2.532 dollari, per poi tentare stamani un rimbalzo oltre 2.700 dollari. Tra le valute prova a risalire anche la sterlina in seguito alle difficoltà del primo ministro May di formare un governo di coalizione (GBP/USD a 1,268).
Poco mosso il biglietto verde alla vigilia dell’annuncio sui tassi da parte della Fed. La stretta monetaria è ormai ampiamente prevista ma, dopo la debolezza mostrata dai recenti dati macroeconomici, molti ritengono che la banca centrale possa adottare un atteggiamento più prudente per quanto riguarda la seconda parte dell’anno.
Giornata ricca di appuntamenti sul fronte macro, con i dati di maggio sull’inflazione del Regno Unito, gli indici Zew di giugno in Germania e i prezzi alla produzione di maggio negli Stati Uniti. Attesi inoltre il rapporto mensile dell’Opec sul mercato del petrolio e l’outlook dell’Ocse sull’occupazione.
Per quanto riguarda l’obbligazionario, il Tesoro offre in asta BTp a 3 e a 7 anni fino a 5,5 miliardi.
A Piazza Affari resta da seguire STM dopo il crollo della seduta precedente.
Tra i bancari, sempre sotto osservazione per la question delle venete, si segnala che UNICREDIT ha lanciato un bond subordinato di tipo Tier2 a 15 anni da un miliardo di dollari. Da seguire CARIGE, che riunirà oggi il cda dopo le dimissioni con effetto immediato di tre consiglieri in disaccordo con la decisione di sfiduciare l’Ad Guido Bastianini.
Sull’Aim si ricorda, infine, il debutto di DIGITAL360.