Il Ftse Mib chiude in calo dell’1% una giornata priva di appuntamenti macro significativi.
Il mercato attende il meeting della Fed fissato a metà settimana con la banca centrale americana che dovrebbe infatti alzare i tassi di interesse per la seconda volta in quest’anno.
A livello italiano, da segnalare il dato reso noto dall’Istat sulla produzione industriale italiana di aprile, scesa dello 0,4% rispetto a marzo.
Sul piano politico le elezioni amministrative italiane hanno visto il Movimento 5 Stelle come grande sconfitto e ciò rischia di complicare l’accordo sulla riforma elettorale tra i quattro principali partiti italiani, rimandando il voto al 2018.
Tali dinamiche portano i loro effetti in misura maggiore sui servizi finanziari (-1,8%), mentre il comparto bancario scende dello 0,6 per cento.
Scenario all’interno del quale non brilla il risparmio gestito, nel quale si rilevano contrazioni comprese tra il -2% e e il -0,6 per cento. Sempre nell’ambito del Ftse Mib, è doveroso segnalare l’ottimo andamento di Poste Italiane, che in controtendenza guadagna l’1,7%, mentre Exor perde l’1,8 per cento.
Tra le Mid Cap bene DeA Capital a +0,5%, mentre è doveroso segnalare il calo del 2% registrato da Anima, che arretra come quasi tutti i titoli del risparmio gestito.
Nello Small Cap perde terreno Tamburi a -6,7%, nella giornata in cui ha ufficializzato l’ingresso nel capitale di Alpitour con il 32,7 per cento.