Utility – Lettera sul settore, Hera (+1,9%) in controtendenza

Avvio di settimana all’insegna delle vendite per il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha lasciato sul terreno l’1% rispetto alla debole chiusura di venerdì pomeriggio, nonostante la decisione riduzione dei rendimenti rilevata sulla parte intermedia e lunga della curva dei Btp. La performance registrata ieri dall’indice italiano del comparto utility è stata esattamente in linea con quella del paniere principale di piazza Affari, il Ftse Mib, ma migliore dello 0,5% rispetto all’Euro Stoxx 600 Utilities.

A zavorrare il Ftse Italia Servizi Pubblici, le prese di beneficio sulle Big Cap, con Italgas (-2,9%) e Terna (-1,5%) che sono stati i titoli più penalizzati. Debole anche Enel (-1,1) mentre A2A ha sostanzialmente tenuto (-0,1%).

Ribassi più contenuti tra le medie capitalizzazioni del settore in esame, con Erg (-1,3%) e Iren (-1,2%) che hanno sofferto di più. Denaro, invece, su Hera (+1,9%) che nel corso della mattinata ha toccato 3 euro, livello che non toccava dal marzo del 2008. Nonostante la corsa registrata dai corsi da inizio 2017 (+35,2%), gli analisti che coprono il titolo interpellati da Bloomberg rimangono sostanzialmente positivi: sei suggeriscono di comprare, tre di mantenerli in portafoglio e nessuno raccomanda di venderli.

Nel segmento delle Small Cap, prima seduta della settimana da dimenticare per TerniEnergia (-3,7%) mentre tornano gli acquisti sul Alerion Cleanpower (+1,1%), dopo ben cinque chiusure con una variazione giornaliera negativa delle quotazioni, e su Edison Rsp (+1,4%).