Il deciso storno registrato dalle quotazioni dei titoli del Cavallino Rampante sul record storico dello scorso 8 giugno a quota 82,90 euro sembra aver trovato un valido ostacolo nel supporto statico posizionato a 78,55 euro.
Nel brevissimo periodo, il cedimento di questo livello, confermato in chiusura di seduta, potrebbe favorire un’estensione della correzione fino a 76,20 prima e in area 74 euro dopo. Soltanto la tenuta di quest’ultimo supporto appare fondamentale per Ferrari in quanto nel suo intorno transita la trend line rialzista di medio periodo. L’eventuale rottura al ribasso del supporto dinamico in esame, modificando il quadro grafico di medio periodo a neutrale da positivo, potrebbe così favorire una rapida discesa dei corsi fino all’obiettivo a 70,75 euro, minimo relativo intraday del 18 maggio scorso.
Nel caso in cui il sopracitato supporto a 78,55 euro riuscirà ancora una volta a rappresentare un argine alla pressione ribassista, i corsi dei titoli del gruppo di Maranello potrebbero ritornare rapidamente verso la resistenza a 80,85 euro, al di sopra della quale il primo target rialzista è individuabile sul massimo assoluto a 82,90 euro, mentre il secondo a 86,95 euro. Quest’ultimo è stato ottenuto, calcolando la distanza tra il record storico e il supporto a quota 78,55 euro, proiettando questo delta proprio su 82,90 euro.
Ricordiamo che per i titoli in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 16 analisti fondamentali, è inferiore alle quotazioni attuali e pari a 75,25 euro.
Quotazione di riferimento 78,50 euro
+3,0% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 80,85 euro;
+5,6% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 82,90 euro;
+10,8% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 86,95 euro;
–2,9% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 76,20 euro;
-5,7% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 74,00 euro;
-9,9% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 70,75 euro.