Il cda di Banco Bpm ha dato ieri il via libera alla cessione del cosiddetto pacchetto ‘Rainbow’ ad Algebris. Il controvalore lordo delle sofferenze cedute è pari a 693 milioni, mentre il prezzo è superiore a quanto previsto dal piano strategico. Secondo alcune fonti, si sarebbe attestato tra il 35% e il 40 per cento.
Il consiglio di amministrazione di Banco Bpm ha deliberato ieri di procedere alla vendita pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza assistiti da garanzie reali, il cosiddetto portafoglio ‘Project Rainbow’, per un ammontare nominale complessivo pari a circa 693 milioni lordi al 31 marzo 2017.
L’acquirente sarà Algebris, operatore finanziario tra i più attivi del settore, e la vendita sarà perfezionata entro il prossimo 30 giugno.
A Piazza Affari la notizia è stata accolta positivamente. Le azioni Banco Bpm segnano alle 9:40 un rialzo dell’1,2% a 2,82 euro.
La cessione permette un buon passo avanti nel programma di riduzione del credito deteriorato previsto dal piano strategico 2016/19, che prevede la cessione di 8 miliardi di npl entro il 2019. Dall’avvio del programma sono stati ceduti 2,5 miliardi di sofferenze, che salgono a 2,7 miliardi tenuto conto della pipeline di cessioni “single name” prossime alla conclusione, avendo quindi già realizzato o essendo prossimi alla conclusione del 33% dell’ammontare previsto.
L’operazione rappresenta una novità per il mercato italiano degli npl per la composizione, unita alle dimensioni, del portafoglio interamente assistito da garanzie ipotecarie su progetti immobiliari, su immobili commerciali e su alberghi di pregio tra cui il Villa Igiea di Palermo. Il comunicato ufficiale non fornisce il valore della transazione, ma precisa che la valutazione attribuita ai crediti ceduti è ampiamente superiore rispetto a quanto previsto nel piano strategico e pari al 30 per cento. Alcune fonti indicano in una cifra compresa tra il 35% ed il 40% del nominale il prezzo della transazione.
L’operazione conclude un processo competitivo che ha visto la partecipazione di circa 30 investitori internazionali tra cui Blackstone, Cerberus e Bain Capital Credit, che erano stati selezionati nella short list finale.
COMMENTO
La notizia è sicuramente positiva per la banca guidata da Giuseppe Castagna, poiché le permette di avvicinarsi al target di dismissioni di sofferenze concordato con la Bce e rappresenta un’ulteriore conferma della capacità della banca di realizzare il programma previsto dal piano strategico.
Dal punto di vista dell’impatto sui conti, le dimensioni effettive del pacchetto ceduto sono leggermente inferiori ai 750 milioni indicati dai rumor della vigilia. Il prezzo indicato dai rumor, pari al 35-40% del nominale, se confermato, si pone nella fascia alta delle aspettative e a livelli massimi nel range delle transazioni realizzate sul mercato italiano.
Banco Bpm presentava al 31 marzo 19,5 miliardi di sofferenze lorde con un tasso di copertura medio del 60 per cento. Tuttavia, il tasso di copertura delle sofferenze collateralizzate è pari al 45,4 per cento. Rispetto a questo valore di carico la minusvalenza per Banco Bpm sarebbe di circa 100 milioni, una cifra ampiamente assorbibile dai conti dell’istituto.