Previsto un avvio poco sotto la parità per le borse europee in scia all’andamento incerto delle piazze asiatiche in mattinata ad eccezione di Sydney, che metta a segno la seconda seduta consecutiva in rialzo.
Sostanzialmente invariata, invece, Tokyo, mentre ieri a Wall Street tre dei quattro indici principali hanno registrato nuovi record storici ad esclusione del Nasdaq, che sale comunque dello 0,7% ma deve ancora recuperare l’intero gap rispetto al tonfo di venerdì scorso.
Oggi intanto la Fed annuncerà la propria decisione sui tassi di interesse, con un rialzo dello 0,25% che sembra ormai scontato. Sarà però interessante la lettura del consueto comunicato al termine del meeting, da cui gli operatori sperano di ottenere indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della banca centrale.
Sul fronte macro, le vendite al dettaglio in Cina a maggio sono cresciute del 10,7% rispetto al +10,6% del consensus e in linea alla rilevazione precedente, mentre la produzione industriale lo scorso mese ha registrato un aumento del 6,5% su base mensile contro il +6,3% atteso.
Negativo invece il rapporto sugli investimenti immobiliari, che registra un sensibile calo delle nuove costruzioni nel mese di maggio, il primo dopo oltre tre mesi, a testimonianza di qualche risultato negli sforzi da parte dell’autorità monetaria di contenere la crescente bolla immobiliare.
Per quanto riguarda l’Europa, l’indice dei prezzi alla produzione tedesco di maggio ha segnato un -0,2% su base mensile, in linea al consensus ed alla rilevazione precedente. Prevista in mattinata anche l’uscita dei dati sul mercato del lavoro in Uk e la produzione industriale dell’Eurozona, mentre dagli Stati Uniti arriveranno nel pomeriggio i dati sulle vendite al dettaglio e sull’inflazione di maggio.
Per quanto riguarda l’azionario da monitorare il comparto bancario, sempre alle prese con la questione delle venete, mentre ieri a mercati chiusi BANCO BPM ha comunicato la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza assistiti da garanzie reali “secured” (portafoglio ‘Project Rainbow’) per un ammontare nominale complessivo pari a 693 milioni lordi al 31 marzo 2017.
Attenzione anche ad ATLANTIA che dovrebbe depositare il prospetto per l’opas su ABERTIS, e su FCA, con i ricercatori della West Virginia University, la stessa istituzione che aiutò a scoprire lo scandalo che coinvolse Volkswagen nel settembre 2015, che hanno trovato delle discrepanze nelle emissioni di vetture diesel del Gruppo, a seconda che siano state misurate su strada o in laboratorio.