Avvio in territorio positivo per le borse europee dopo la buona chiusura di ieri di Wall Street e nonostante l’andamento incerto delle piazze asiatiche. Intorno alle 9:15 il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,3% in area 21.150 punti. In rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
L’attenzione dei mercati oggi sarà concentrata principalmente sul meeting della Fed, che questa sera dovrebbe annunciare un rialzo dei tassi di interesse di 25 basis point, il secondo del 2017. Il focus degli operatori sarà però sul consueto comunicato al termine della riunione, da cui sperano di ottenere indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della banca centrale.
Sul fronte macro, dopo i dati sull’inflazione tedesca di maggio, risultata sostanzialmente in linea alle attese, in mattinata usciranno i dati sul mercato del lavoro in Uk e sulla produzione industriale dell’Eurozona, mentre dagli Stati Uniti arriveranno nel pomeriggio i dati sulle vendite al dettaglio e sull’inflazione di maggio.
Intanto, l’euro/dollaro risale leggermente a 1,122 mentre il dollaro/yen si mantiene sostanzialmente stabile a 110,1. Prosegue la rimonta della sterlina, con il cambio GBP/USD a 1,278 e l’EUR/GBP sceso a 0,878.
Tra le materie prime ancora debole il petrolio con il Brent (-0,7%) a 48,4 dollari e il Wti (-0,8%) a 46,1 dollari, dopo che le stime preliminari sulle scorte Usa hanno mostrato un aumento inaspettato in attesa dei dati ufficiali Eia questo pomeriggio.
Sull’obbligazionario, infine, dopo l’ulteriore discesa di ieri lo spread Btp-Bund riparte in area 170 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,97 per cento.
A Piazza Affari in rialzo BANCO BPM (+1,7%) che ha annunciato che cederà ad Algebris un portafoglio di npl del valore nominale di 693 milioni con una valutazione “ampiamente superiore a quanto previsto nel piano strategico”.
Intanto, secondo una nota del Mef la soluzione per salvare le banche venete è ormai prossima, mentre sia UBI (+1,8%) sia GENERALI (+0,1%) hanno dichiarato di non aver intenzione di partecipare al salvataggio.
In lieve territorio positivo MEDIASET (+0,3%) con il presidente di TELECOM ITALIA (-0,1%), Arnaud de Puyfontaine che oggi incontrerà l’Agcom per discutere della questione del Biscione.
Bene ATLANTIA (+0,5%) che dovrebbe depositare il prospetto per l’opas su Abertis. Secondo le parole del presidente Fabio Cerchiai, il prezzo offerto per conquistare il 100% della spagnola si sta dimostrando giusto alla prova del mercato, che ha mantenuto la quotazione della società iberica sotto i 16,5 euro dell’opas.
Scende infine FCA (-1,4%), con i ricercatori della West Virginia University, la stessa istituzione che aiutò a scoprire lo scandalo che coinvolse Volkswagen nel settembre 2015, che hanno trovato delle discrepanze nelle emissioni di vetture diesel del Gruppo, a seconda che siano state misurate su strada o in laboratorio. Pronta la risposta del Gruppo, il quale sostiene che senza un accordo sugli standard da usare i test sulle emissioni su strada possono portare a risultati problematici.