Nella serata di ieri l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (Aeegsi) ha pubblicato un nuovo testo di consultazione relativo all’attività di trasporto del gas con riferimento al quinto periodo regolatorio che scatterà ufficialmente il primo gennaio del 2020 fino al 31 dicembre del 2023, cioè 4 anni.
Le novità contenute nel testo dell’Aeegsi sono state sostanzialmente in linea con le attese degli analisti e, qualora saranno confermate il prossimo autunno nel documento finale, avranno un impatto limitato sugli utili consolidati di Snam, la cui attività di trasporto pesa per circa l’80% sulla Regulatory Asset Base complessiva. Non è un caso che nella mattinata le quotazioni del colosso di San Donato sono sostanzialmente invariate a 4,146 euro, a fronte di un rialzo dello 0,6% del Ftse Italia Servizi Pubblici.
Nel dettaglio l’ultimo documento dell’Authority prevede la novità di un periodo transitorio di due anni, cioè relativo al 2018 e al 2019, anziché di un anno, con il tasso di remunerazione sul capitale investito (Wacc) per l’anno prossimo pari al 5,4 per cento.
Un valore già indicato nel primo testo di consultazione pubblicato dall’Aeegsi nei mesi scorsi che sarà rivisto nel 2019 nell’ambito della revisione infra-periodo. Dal 2018 verrà introdotto il “t-1” che prevede il riconoscimento nella tariffa di trasporto del gas anche ai Capex entrati in esercizio l’anno precedente e che conseguentemente cancellerà l’incentivo dell’1% a copertura del lag regolatorio.
Nel biennio 2018-2019 gli investimenti di sviluppo avranno un incentivo dell’1% per un periodo di 12 anni. Il secondo documento di consultazione dell’Autorità presieduta da Guido Bortoni conferma poi la volontà di avviare dal 2020 incentivi output-based.