In linea con l’EuroStoxx 600 Utilities, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha concluso le contrattazioni di ieri sostanzialmente flat (-0,1%), fallendo così il primo tentativo di rimbalzo dopo la debolissima chiusura del pomeriggio di lunedì. Rimbalzo che è, invece, riuscito al principale paniere di piazza Affari. Il Ftse Mib ha, infatti, portato a casa un rialzo dello 0,85% rispetto alla chiusura precedente, registrando così la migliore performance della seduta in Europa.
La leggerissima variazione giornaliera registrata ieri dall’indice italiano del comparto utility è legata al fatto che nessun titolo appartenente al segmento delle Big Cap e delle Mid Cap ha conseguito rispetto alla precedente chiusura una variazione percentuale delle quotazioni superiori al punto percentuale.
Tra le azioni delle società a maggiore capitalizzazione si è distinta Italgas (+0,6%) che ha così recuperato una piccola parte del terreno perduto nelle due sedute precedenti. Debole Snam (-0,9%), nonostante un articolo di stampa ha evidenziato che l’asta per l’assegnazione del 66% del capitale di Desfa, attualmente in mano al governo ellenico, prenderà il via entro fine giugno, con il colosso di San Donato che sarebbe interessato a partecipare alla privatizzazione del gruppo che gestisce la rete di gasdotti in Grecia.
Tra le medie capitalizzazioni proseguono gli acquisti su Iren (+0,7%) che si conferma il titolo con la migliore performance da inizio 2017 all’interno del Ftse Italia Servizi Pubblici, con un rialzo del +40,5 per cento.
Nel segmento delle Small Cap, mini-rimbalzo per TerniEnergia (+0,8%) dopo la decisa flessione della seduta precedente mentre prevale la lettera su Acsm-Agam (-1,8%), con entrambi i Comuni di Monza e Como, azionisti della multi-utility rispettivamente con il 27,1% e il 24,8% del capitale, che il prossimo 25 giugno dovranno eleggere al secondo turno delle elezioni amministrative il nuovo sindaco.