Le azioni del gruppo italo americano guadagnano intorno alle 15:30 il 2,7% a 10,2 euro, contro la flessione dello 0,9% del Ftse Mib.
A sostenere gli acquisti ha contribuito anche un report positivo di Equita, che ha rivisto al rialzo la raccomandazione da “hold” a “buy” alzando il target price da 9 a 11,8 euro.
Secondo la Sim, dopo tre anni difficoltà, il mercato delle macchine agricole sta mostrando segnali di miglioramento, con i recenti dati sulle vendite di trattori in nord Americ e il trend positivo in Latam e Asia che sembrano confermare questa dinamica.
Gli analisti avrebbero alzato leggermente le stime per il 2017 utilizzando un modello di valutazione in grado di catturare meglio gli andamenti delle diverse divisioni, soprattutto per separare il business delle macchine per costruzioni che potrebbe essere coinvolto in operazioni di M&A.
Per Equita, infatti, la recente acquisizione effettuata dal competitor Deere in tale segmento imporrebbe un’accelerazione nel trovare una soluzione per Cnh nel settore, troppo piccolo e spesso in perdita.
Nel 2016 tale business ha registrato un calo del fatturato di circa il 9% a 2,3 miliardi di dollari, pari a poco meno del 10% del giro d’affari complessivo del gruppo, mentre l’utile operativo è stato di 2 milioni di dollari rispetto ai 90 milioni nel 2015.
Da sottolineare però che rumors su una possibile vendita della divisione delle macchine per costruzioni erano già circolati lo scorso febbraio, poi non confermati. In ogni caso, al momento una cessione appare poco probabile o perlomeno poco conveniente, dato che tale asset verrebbe svenduto poiché genera ricavi ma non utili.
Il gruppo, inoltre, sembra avere le possibilità di ristrutturare tale business all’interno, dato il suo peso relativo, per poi trarre profitto da un’eventuale vendita. In più, al momento Cnh non sembra avere necessità di cedere asset per ricorrere a una riduzione della leva finanziaria, in quanto il gruppo ha in essere un percorso per tornare investment grade.
Come sottolinea anche Equita, infatti, per Cnh la probabilità di tornare investment grade sta aumentando, liberando così 1 miliardo di liquidità da destinare a ridurre il cost of carry e/o a buyback.
Il miglioramento del giudizio sembra quindi essere legato all’assegnazione di multipli maggiori al gruppo, un caso di valutazione dunque. A fronte dell’aumento del prezzo obiettivo le stime non sembrano essere state ritoccate significativamente rispetto all’attuale consensus. Forse l’M&A, o un miglior trend, sono considerati temi tali da giustificare un’impennata dei multipli.