La società dei recapiti staccherà lunedì prossimo 19 giugno una cedola di 0,39 euro, che rappresenta un dividend yield del 6% agli attuali prezzi di Borsa. Il titolo a Piazza Affari segna un -0,4% a 6,4 euro.
Poco mosso il titolo Poste Italiane oggi a Piazza Affari. Alle 12:40 le azioni della società dei recapiti sono poco mosse rispetto al prezzo della vigilia, segnando un -0,4% a 6,4 euro, contro un indice dei servizi finanziari che segna un -0,5 per cento.
L’elemento che più influenza il trading sul titolo in questi giorni è l’attesa sullo stacco dividendi che avverrà lunedì prossimo, mentre il pagamento è previsto il 21 giugno. Poste Italiane per il 2016 ha deliberato il pagamento di una cedola di 0,39 euro, corrispondente ai prezzi attuali a uno yield del 6 per cento. Un rendimento decisamente interessante agli attuali livelli dei tassi d’interesse.
La cedola rimane uno degli aspetti di maggiore appeal sul titolo. Nel 2015 era stato pagato un dividendo di 0,34 euro per azione e per l’anno prossimo è atteso in crescita.
Per quanto riguarda le aspettative sul titolo, la Borsa è ancora in attesa di vedere le prime mosse concrete del nuovo amministratore delegato Matteo Del Fante, dopo le indiscrezioni su un possibile cambiamento nella strategia di espansione nel settore dell’asset management. Il nuovo manager dovrà definire una strategia che possa risollevare l’andamento del titolo in Borsa, che, dopo aver superato brevemente i 7 euro nel giugno dello scorso anno, si è sempre mantenuto al di sotto dei 6,7 euro del prezzo di quotazione, avvenuta il 27 ottobre 2015.
Il target price medio indicato da Bloomberg è di 7,07 euro, ma il 75% degli analisti del panel raccolto dalla fonte di informazione americana è ‘neutral’ sul titolo, mentre il restante 25% ha un giudizio ‘buy’. Una tendenza positiva che si riscontra negli studi pubblicati più di recente. In particolare, proprio oggi Imi è uscita con un ‘add’ e target price a 7,4 euro (in calo dagli 8,1 euro precedenti), mentre a giugno hanno pubblicato una nota Mediobanca con giudizio ‘outperform’ e target price a 8 euro e Akros con un ‘neutral’ e target price a 7,1 euro.