Il Ftse Mib chiude in calo dello 0,6% una giornata in cui le attenzioni erano rivolte alla riunione della Fed prevista in serata, dalla quale si attende un incremento dei tassi a 25 basis point.
Secondo gli esperti di mercato, è probabile che la banca centrale manifesti un atteggiamento per i prossimi mesi più prudente rispetto al passato, anche alla luce dei recenti segnali di rallentamento dell’economia statunitense.
A tal proposito sono stati pubblicati i dati sulle vendite al dettaglio, in calo dello 0,3% dopo il +0,4% di aprile, e sull’inflazione, in diminuzione dello 0,1% su base mensile a maggio.
A condizionare la seduta, che a metà pomeriggio vedeva il Ftse Mib poco distante dalla pari, sono stati i dati comunicati alle 16:30 dall’Eia (Energy Information Administration) sulle scorte, complessivamente in incremento a 1.353,3 milioni di barili (+6,8 mln b).
Dinamiche i cui effetti si sono scaricati pure sul comparto delle banche (-1,2%) e sui servizi finanziari (-1,1%).
In tale scenario ha perso terreno il risparmio gestito, con contrazioni comprese tra -1,9% e -0,1 per cento. Sempre nell’ambito del Ftse Mib, è poi doveroso segnalare la performance di Poste Italiane, in controtendenza a +0,8%, mentre Exor chiude con un calo dell’1,3 per cento.
Tra le Mid Cap spicca Cerved (+2,3%) mentre arretra dello 0,6% Anima, che si allinea all’andamento del risparmio gestito dopo lo scatto di ieri.
Nello Small Cap la migliore è Mittel con un più 1,2%, mentre chiude a +0,3% Tamburi, che ha comunicato la cessione di 3,5 milioni di azioni di Amplifon con una plusvalenza lorda di circa 29 milioni. La cessione ha però creato parecchio scompiglio ed il titolo ha perso molto (-5,4%) allineandosi ai prezzi di vendita, penalizzando non poco i piccoli risparmiatori.