Unipol effettuerà un’ulteriore svalutazione della quota detenuta nel fondo Atlante a causa del perdurare delle difficoltà in cui versano le banche venete.
A precisarlo è stato Carlo Cimbri, Ceo della compagnia bolognese, nel corso di una presentazione: “Penso che sia nei fatti che quella quota non abbia più valore. Quindi adegueremo la nostra valutazione a quello che è lo stato dell’arte”.
La quota era già stata svalutata per 19,5 milioni a fine 2016, un valore pari al 24% dell’investimento.
A proposito del salvataggio di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, il manager ha sottolineato che Unipol parteciperebbe solo nel caso di un’operazione di sistema.