Atlantia ha provveduto a depositare presso la Comisión Nacional del Mercado de Valores (CNMV) il documento di offerta sulle azioni di Abertis Infraestructuras, richiedendone la relativa autorizzazione.
Nel documento la holding della famiglia Benetton sottolinea che il corrispettivo offerto per il 100% del capitale sociale di Abertis sia qualificabile come ‘prezzo equo’. Concetto più volte ribadito anche dal presidente di Atlantia, Fabio Cerchiai: “dopo che abbiamo indicato il prezzo, Abertis è costantemente sotto i 16,50 euro dell’Opas lanciata a metà maggio. Significa che il prezzo è ritenuto dai mercati equitativo”. Smentite quindi le indiscrezioni relative ad un possibile rilancio.
Nella richiesta di autorizzazione Atlantia precisa che in un secondo momento potrebbe modificare le caratteristiche dell’offerta, rinunciando ad emettere azioni, e fare un’offerta totalmente in contanti. Infatti, la holding dei Benetton presenterà anche la documentazione attestante garanzie bancarie per un importo massimo pari a 14,7 miliardi per garantire il pagamento dell’importo massimo dell’offerta.
Qualsiasi esito abbia l’offerta, Atlantia ha sottolineato che non è intenzionata a vendere le azioni di Abertis ma, al contrario, intende promuovere le misure necessarie affinché la società spagnola detenga un flottante pari almeno al 5% del capitale sociale.
Nel documento di offerta, Atlantia assicura che verrà mantenuta l’attuale sede sociale e centro decisionale di Abertis, con la propria struttura di gestione e di governo societario. Atlantia si impegnerà inoltre nella crescita di Abertis, proponendo il trasferimento delle proprie attività in Cile e in Brasile ad Abertis. Infine, Atlantia evidenzia la volontà di salvaguardare gli interessi strategici di gestione e sfruttamento delle concessioni autostradali, oltre alla gestione ed eventuale destinazione della partecipazione detenuta da Abertis nella società satellitare Hispasat.
Il titolo Atlantia ha reagito positivamente alla notizia. Intorno alle 9:30 le azioni scambiano in rialzo dell’1,3% a 26,06 euro, sovraperformando il Ftse Mib (+0,4%).