Rimbalzo in avvio per le borse europee dopo i rossi diffusi in chiusura di seduta di ieri, con il Ftse Mib di Milano che intorno alle 9:15 guadagna lo 0,7% riagganciando quota 21.000 punti. Bene anche il Cac 40 di Parigi (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
Intanto, in attesa dei dati sull’inflazione dell’Eurozona di maggio, l’euro/dollaro si mantiene sostanzialmente stabile in area 1,115. In discesa, invece, lo yen dopo che la Banca del Giappone ha lasciato, come previsto, invariata la sua politica monetaria, con la divisa nipponica che si porta a 111,3 nei confronti del biglietto verde ed a 124,1 nei confronti della moneta unica.
Tra le materie prime poco mosso il petrolio con il Brent (+0,3%) a 47 dollari e il Wti (+0,2%) a 44,5 dollari, mentre l’oro si mantiene in area 1.255 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 167 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,97 per cento
Tornando a Piazza Affari, avvio positivo per i bancari, sempre in attesa di una soluzione del caso delle venete, con BPER (+0,5%), BANCO BPM (+0,9%), INTESA (+0,9%), UBI (+3%) ed UNICREDIT (+0,9%).
Tra i petroliferi, timido rimbalzo per SAIPEM (+0,3%) con l’agenzia di rating Moody’s che ha pubblicato un rapporto in cui viene confermato il livello’Ba1’ per il corporate family rating con outlook stabile e per le senior unsecured facilities, comprendenti tre emissioni obbligazionarie da 500 milioni ciascuna.
In rialzo FCA (+1,5%), che a maggio ha registrato un incremento delle immatricolazioni dell’11,9% in Europa rispetto al +7,7% segnato dal mercato. Intanto, secondo alcune indiscrezioni, le autorità finanziare di New York avrebbero chiesto al Gruppo di consegnare documenti per capire se i veicoli venduti nello Stato erano equipaggiati con software illeciti per manipolare le emissioni.
Sempre nell’automotive, ancora in luce CNH (+2,9%) dopo che S&P ha migliorato il rating da ‘BBB-‘ a ‘BB+’ con outlook stabile.
Bene infine anche ATLANTIA (+1,3%), che ha depositato alla Consob spagnola il prospetto relativo all’operazione Abertis, in cui non è esclusa l’opzione totalmente cash.