Un altro trimestre di risultati in crescita per il gruppo veneto, che a fine aprile chiude la gestione con ricavi consolidati per 319,3 milioni (+6,5%), un Ebitda pari a 29,3 milioni (+11,4%), un Ebit di 16,9 milioni (+17,4%) ed un utile ante imposte di 13,8 milioni (+29%). Indebitamento finanziario netto in aumento a 339,2 milioni (+27,6% rispetto al 31 dicembre 2016). Confermati i target per il 2017.
La catena di negozi di abbigliamento, attiva con le insegne “Ovs” e “Upim”, ha chiuso al 30 aprile il primo trimestre dell’esercizio in corso con ricavi consolidati per 319,3 milioni, in crescita del 6,5 per cento.
Un incremento ottenuto nonostante gli effetti negativi derivanti dagli inventari effettuati nel mese di febbraio e dal confronto con un 2016 bisestile. Continua la forte crescita del brand Upim (+16,4%), grazie al buon andamento delle vendite, allo sviluppo del network ed al miglioramento della marginalità.
Risultati che hanno consentito al gruppo di consolidare la propria quota di mercato in Italia, portandola dal 7,1% di fine aprile 2016 al 7,5% del periodo gestionale in esame (+31 bps).
Nel trimestre l’Ebitda consolidato è salito a 29,3 milioni (+11,4%), con il relativo margine in aumento di 40 basis point al 9,2% dei ricavi. Entrambe le divisioni hanno contribuito positivamente al raggiungimento di questo risultato beneficiando di un miglioramento del gross margin, di una profittevole espansione del network e del corrispondente beneficio a livello di leva operativa.
La gestione chiude con un Ebit di 16,9 milioni (+17,4%) ed un utile ante imposte pari a 13,8 milioni (+29%).
Il gruppo veneto ha proseguito nel piano di sviluppo del network commerciale, con l’apertura di 11 negozi full format diretti e 42 negozi in franchising, prevalentemente kids.
A fine aprile l’indebitamento finanziario netto del gruppo è peggiorato superando i 339 milioni, a fronte dei 265,8 milioni di fine dicembre 2016 e dei 319,3 milioni di un anno prima.
Il rapporto tra Debt Net ed Ebitda è pari a 1,8x, in linea con l’anno precedente. Si ricorda che nel 2016 il flusso di cassa è stato caratterizzato dal pagamento straordinario di tasse, dall’erogazione dei dividendi e dall’investimento indiretto in Charles Vögele.
L’Ad, Stefano Beraldo, ha confermato gli obiettivi per l’esercizio 2017 segnalando un “andamento climatico particolarmente favorevole a partire dalla seconda metà del mese di maggio con conseguente accelerazione rispetto alle positive dinamiche del primo trimestre”. Infine il piano di espansione della rete è proseguito ad oggi con ulteriori 15 negozi in franchising e 5 diretti.
Il titolo Ovs scambia in mattinata a 6,32 euro (-0,6%), a fronte di un Ftse Mib in rialzo dello 0,5 per cento.