Utility – Settore in leggera flessione, pesano Italgas (-3%) e Terna (-1,2%)

La seduta di ieri di piazza Affari è stata caratterizzata dalla prevalenza dei venditori in scia con l’andamento negativo degli altri listini europei, con l’indice principale Ftse Mib che ha archiviato le contrattazioni con una flessione dello 0,54% rispetto alla chiusura precedente. Per la seconda volta consecutiva ha fatto meglio il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha limitato la flessione su base giornaliera allo 0,15%, nonostante il rialzo dei rendimenti su tutte le scadenze dei governativi mondiali dopo la riunione di ieri della Federal Reserve e di oggi della Bank of England.

Nel segmento delle Big Cap, hanno prevalso le prese di beneficio su Italgas (-3%) e Terna (-1,2%) che praticamente si sono rimangiate tutto il rialzo portato a casa nella seduta di mercoledì, zavorrando l’intero paniere del comparto utility. Leggero denaro su A2A (+0,4%) e su Enel (+0,2%), con la filiale russa del colosso elettrico italiano che nel 2017 manterrà invariato il dividendo, nonostante la forte crescita attesa degli investimenti. L’ultimo piano industriale di Enel Russia prevede 17,5 miliardi di rubli di spese in conto capitale nel periodo 2017-2019, specialmente nell’ambito della manutenzione degli impianti esistenti e del miglioramento dei parametri ambientali.

Tra le società a media capitalizzazione, i titoli delle quattro multi-utility hanno concluso la seduta di ieri con una variazione giornaliera negativa delle quotazioni, con Acea (-1,4%) ed Iren (-0,7%) le più penalizzate. In leggera controtendenza Erg (+0,2%) nell’attesa dell’annuncio della vendita della propria quota nella joint-venture con Total.

Nel segmento delle Small Cap nessun titolo ha concluso la giornata di ieri con il segno più. Tra le peggiori ci sono Waste Italia (-7,1%) e K.R. Energy (-5%) che ieri hanno ripiegato dopo l’exploit della seduta precedente.