Ottava in ribasso per il Ftse Mib che resta sotto i 21 mila punti (-0,9%), zavorrato soprattutto dalle vendite nel comparto tecnologia. Debole anche il comparto in esame (-0,3%), in controtendenza rispetto all’Euro Stoxx di riferimento (+1,5%). Brillano Rcs (+4,4%) e Caltagirone Editore (+25,7%), mentre perde ancora terreno Mediaset (-1,4%).
Il Ftse Mib chiude l’ottava sotto la soglia dei 21 mila punti, in calo dello 0,9 per cento, influenzato soprattutto dalle vendite sui titoli tecnologici. Il Ftse Italia media cede lo 0,3 per cento, sottoperformando il corrispondente indice di comparto europeo (+1,5%).
In evidenza il titolo Rcs, che sale a 1,25 euro con un balzo del 4,4% ed in scia segna un rialzo dell’1,9% anche il titolo della controllante Cairo Communication.
Resta invece depresso il titolo Mediaset (-1,4%), nonostante il gruppo abbia confermato che parteciperà all’asta per l’assegnazione dei diritti tv per i campionati di Serie A delle stagioni 2018-2021. La gara è prevista entro fine 2017. Premium è stata invece battuta da Sky nella gara per l’assegnazione dei diritti per la trasmissione tv di tutte le partite della Champions League e dell’Europa League.
Tra le small cap spicca la performance di Caltagirone Editore che, con un balzo del 25,7% sale a 1,06 euro, superando il prezzo di un euro fissato per l’Opa che sarà lanciata da Chiara Finanziaria, società costituita nel maggio scorso dal gruppo Caltagirone e controllata da Fgc finanziaria della famiglia.
Lettera sul titolo Mondadori, che scivola in fondo al comparto con un calo del 4,4% a 1,53 euro. Il titolo della casa editrice di Segrate mantiene comunque una performance ytd superiore al +30 per cento.
Proseguono le vendite sul titolo Il Sole 24 Ore, che arretra dell’11,2% a 40 centesimi. La famiglia Benetton, titolare di una quota pari a circa il 2% del Sole 24 Ore, ha fatto sapere che non parteciperà alla ricapitalizzazione da 50 milioni del quotidiano finanziario. Ricapitalizzazione a cui parteciperà invece Confindustria pronta a versare 30 milioni nelle casse del gruppo di Via Monte Rosa. L’associazione degli industriali ha smentito il possibile ricorso a procedure liquidatorie o concorsuali per la società.